“L’assenza del Comune di Roma, della Citta’
Metropolitana di Roma, delle Camere di commercio di Roma e Latina
e dell’Unione degli industriali di Roma, che detengono di fatto
la maggioranza assoluta del Consorzio Industriale Roma – Latina,
ha la settimana scorsa impedito all’assemblea generale dell’Ente,
in seconda convocazione, di riunirsi. Un fatto gravissimo per un
Ente che era chiamato a discutere ed approvare il bilancio di
previsione 2017 e il piano economico e finanziario triennale 2017
– 2019 gettando i presupposti per lo sviluppo di una fetta
fondamentale dell’economia del Lazio. Il presidente Scarchilli ha
temporeggiato ma alla conta dei presenti si raggiungeva solo il
36% delle quote. E’ la prima volta nella storia del Consorzio che
si verifica un fatto tanto grave sia sul piano politico che
istituzionale. Ed e’ inaccettabile che le beghe e il disaccordo
politico di Roma possano bloccare un Ente che ha il compito di
sostenere e favorire lo sviluppo economico del territorio e delle
industrie che lo rappresentano. Quanto accaduto, in combinato
disposto con la mancata approvazione della variante generale
dell’Ente ancora bloccata in Regione, e senza che sia dato
conoscerne le ragioni, stanno di fatto togliendo ossigeno ad un
tessuto produttivo che ancora risente profondamente della crisi
in atto. In questo immobilismo, su cui ci farebbe piacere
conoscere la posizione del presidente della Regione, Nicola
Zingaretti, che ad ogni pie’ sospinto parla di sviluppo concreto,
di impegno per valorizzare l’economia del Lazio, le industrie non
possono effettuare gli investimenti programmati, non possono
creare le basi per creare nuova occupazione e rischiano
concretamente di morire di inerzia. Bloccare l’attivita’ del
Consorzio Industriale, dopo aver deciso a tavolino il nome del
suo presidente imposto proprio da Roma, significa negare le
condizioni per la creazione e lo sviluppo di attivita’ produttive
nel settore dell’industria. Significa rifiutarsi di programmare
uno sviluppo che imprese e cittadini attendono da troppo tempo.
Sulla questione attendiamo fiduciosi che Zingaretti batta un
colpo uscendo dal silenzio e dimostrando che l’interesse della
comunita’ che rappresenta e’ prioritario rispetto alle tensioni,
evidenti, che contraddistinguono il centrosinistra romano. Oppure
abbia il coraggio di dire che la nuova regola dell’economia del
Lazio sotto il suo governo e’ quella del tirare a campare. Lo
sviluppo della provincia di Latina non puo’ e non deve essere
succube ai capricci della politica di Roma e del centrosinistra”.
Lo dichiara in una nota il consigliere della Regione Lazio di
Forza Italia, Giuseppe Simeone