domenica 24 Novembre 2024,

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Imprese, Zingaretti: 245 mln su ricerca e trasferimento tecologico

scritto da Redazione
Imprese, Zingaretti: 245 mln su ricerca e trasferimento tecologico

Abbiamo siglato un accordo quadro con il Cnr. Con la ricerca cambieremo il Lazio: 245 milioni su ricerca e trasferimento tecnologico“. Così il governatore del Lazio, Nicola Zingaretti, a margine della firma dell’accordo di collaborazione presso la sede di Montelibretti del Cnr. “Il Lazio è una regione che ha la fortuna di avere sul proprio territorio realtà come il Cnr, che sono dei polmoni di innovazione a livello internazionale – ha commentato – Ma, a parte alcuni progetti, c’era una grande fragilità nella capacità di relazionarsi al territorio e quello che mancava era un rapporto organico di pianificazione“. In più, ha aggiunto Zingaretti, “c’è la necessità delle imprese di innovarsi. Finalmente, nel 2015, abbiamo sottoscritto un accordo quadro di collaborazione, affinché si unisca questo straordinario polmone della produzione di ricerca con l’istituzione che, per sua funzione, finanzia la ricerca, indica i modelli di sviluppo, sostiene le imprese. E quindi noi ci auguriamo che questa sinergia contribuisca a ridare competitività al sistema. Io lo dico sempre: non si uscirà mai dalla crisi solo contemplandola o parlandone, ma lavorando, producendo innovazione e oggi l’abbiamo fatto, per creare lavoro e per ritornare ad essere un Paese competitivo. E dico Paese perché, quando noi pensiamo di cambiare il Lazio, come stiamo facendo, lo facciamo certo per la nostra regione, ma perché amiamo l’Italia e non vogliamo che sia destinata ad un inarrestabile declino“. Zingaretti ha voluto infine sottolineare che, “il ritardo” nel sottoscrivere l’accordo, non costituisce una “dimenticanza“, ma “l’Italia è morta anche di passerelle e di atti sottoscritti che servivano ad ottenere una pacca sulla spalla ma, si sapeva già al momento della sottoscrizione, non avevano gambe per camminare. È inutile quindi sottoscrivere patti che non si possono rispettare e la Regione che abbiamo preso a maggio 2013 era una Regione ferita, non in grado di rispettare tanti impegni. Oggi possiamo farlo, perché il Lazio del 2015 è migliore e diverso da quello di due anni fa, sia per quanto riguarda l’affidabilità per le imprese, che nel sistema del credito, che nella sanità, nelle politiche attive per il lavoro e, quindi – ha concluso – ora possiamo sottoscrivere patti perché sappiamo di poterli rispettare“.

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