Terracina. “In Passione per lo Sprar”

La vicenda del progetto Sprar ha dell’incredibile.

Se non avessimo avuto la possibilità di consultare le carte prodotte, confrontare le riposte bellicose espresse a mezzo stampa dagli esimi rappresentanti della maggioranza consiliare, le loro prese di posizione, gli abbandoni e i ritorni di fiamma sul progetto, con annesse declinazioni, avremmo potuto bellamente dire come una questione, tremendamente seria, abbia avuto la capacità di trasformarsi in una telenovela brasilera d’infimo ordine, ad uso e consumo di un pubblico di rucchetoni di terza generazione (con il rispetto dovuto ai rucc).

Su questa vicenda, per chiuderla definitivamente, non vogliamo spendere troppe parole, se non quelle di una democratica reprimenda per l’ondivaga e inconcludente politica.

Dispiace aver dovuto assistere nella conferenza stampa al viso addolorato della Vice del Primus Inter Pares, alla quale, se l’esperienza politica di questi anni ha insegnato qualcosa, dovrebbe rassegnare le sue dimissioni o in via subordinata motivare pubblicamente il suo dissenso, con un distinguo netto rispetto alla retromarcia innestata sul progetto Sprar.

Lo dovrebbe prima di tutto alla sua coscienza di cattolica praticante e in subordine all’intero mondo cattolico, del quale è entità di primo piano.

Dispiace aver osservato la fisiognomica di chi proveniente dal cosiddetto emisfero delle Liste Civiche, sedeva al tavolo dove si officiava il de profundis allo Sprar.

Con l’aggravante di aver preteso che il Primus facesse pubblica ammenda sul pur nobile e generoso percorso avviato, sperando – i civici – di lavarsi così l’onore (sempre politico) perduto per uno sconsiderato ingresso nel mondo dei partiti.

Dispiace, infine, per l’ineffabile consigliere comunale di minoranza, poi divenuto di maggioranza, che sullo Sprar, fino all’ultimo minuto, non ha compreso quello che accadeva.

Insomma, dispiace!

Ronzinante