lunedì 25 Novembre 2024,

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Inchieste giudiziarie, dibattito in consiglio regionale

scritto da Redazione
Inchieste giudiziarie, dibattito in consiglio regionale

Il presidente della Regione Nicola Zingaretti è oggi intervenuto in consiglio regionale per comunicazioni all’Aula dopo la sospensione dei lavori di ieri seguita alla conferenza dei presidenti dei gruppi consiliari. In occasione degli interventi sull’ordine dei lavori le opposizioni avevano richiesto la sua partecipazione alla discussione a proposito degli effetti, sul piano politico, delle notizie di venerdì scorso sulle vicende giudiziarie che hanno coinvolto i consiglieri regionali pd Marco Vincenzi ed Eugenio Patanè.

Zingaretti ha spiegato che la sua assenza di ieri alla Pisana è stata motivata da impegni personali e istituzionali. Ha precisato che, comunque, la Giunta e la maggioranza erano ben rappresentate. Il presidente non ha mancato di sottolineare come sia la quarta volta che interviene in un dibattito su una vicenda che vede un processo in corso. “Attenti a non trasformare il consiglio regionale in una sorta di processo politico permanente e parallelo a un iter amministrativo e processuale”, ha detto. Il Consiglio regionale, a suo avviso, deve essere il luogo del confronto politico e “luogo di contrasto al malaffare e alle mafie attraverso azioni legislative”.

Il presidente della Regione ha osservato che si è di fronte a un percorso processuale aperto ed è doveroso dunque attenderne la conclusione. Sul piano politico, invece, ha chiarito che l’elezione alla presidenza della commissione Bilancio di Vincenzi – citato nel provvedimento di chiusura delle indagini della Procura di Roma per un filone scaturito dall’operazione “Mondo di mezzo” – è stata una decisione di tutta la maggioranza e che all’epoca il consigliere non risultava indagato.

Gli interrogativi posti dai banchi dell’opposizione – negli interventi di Francesco Storace (la Destra), Antonello Aurigemma (FI), Devid Porrello (M5s) e Luca Malcotti (Cuoritaliani) – si sono concentrati sul futuro della Regione e sulla tenuta della maggioranza, visto che i due consiglieri risulterebbero autosospesi dal gruppo Pd. Chiesta inoltre da Storace la rinuncia da parte del partito democratico alla presidenza della commissione Bilancio, carica dalla quale si è dimesso Vincenzi. Devid Porrello (M5s) ha invitato ad assegnarla all’opposizione, perché deve essere considerata una “commissione di garanzia”. Quanto all’utilità di dibattere ancora dell’argomento Porrello ha affermato che “Mafia capitale sta diventando mafia regionale”. Malcotti, da parte sua, ha sostenuto che nessuno dell’opposizione ha fatto giustizialismo e ha chiesto di riconoscere, almeno, l’errore politico.

Il presidente del gruppo consiliare del Pd, Massimiliano Valeriani, ha risposto che la maggioranza non si è mai sottratta alla discussione su questi temi e che Patané e Vincenzi si sono immediatamente dimessi dalla carica di presidente di commissione. Valeriani ha affermato che oggi “la maggioranza c’è ed è composta da trenta persone, comprese quelle che si sono autosospese. L’unico rischio che corre la legislatura non è di natura giudiziaria, ma sta nell’impossibilità di andare avanti, di fare assieme grandi cose, per dare un senso al lavoro di questa Aula”. La presenza del presidente Zingaretti oggi, secondo Valeriani, sta a ribadire che la maggioranza ha l’obiettivo di andare avanti per fare cose utili. “Ma vogliamo farle tutti assieme”.

“Lavoreremo per continuare ad approvare leggi per il Lazio”, ha concluso al termine della seduta Zingaretti, respingendo le accuse di una “vita amministrativa ferma”. A tal proposito, il presidente ha ricordato le ultime iniziative messe in campo dalla  Giunta sul fronte della digitalizzazione della pubblica amministrazione e della semplificazione amministrativa. Zingaretti, infine, ha avuto anche parole di sostegno per l’operato del presidente della commissione consiliare speciale sulle infiltrazioni mafiose e sulla criminalità organizzata nel territorio regionale, Baldassarre Favara.

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