Sacerdote dal 1987, mons. Nunzio Scarano prima di prendere i voti è stato funzionario di banca. Nei primi giorni di giugno è stato iscritto nel registro degli indagati della Procura della Repubblica di Salerno con l’accusa di riciclaggio in un’inchiesta su presunte donazioni, ritenute fittizie dall’accusa Secondo l’ipotesi investigativa, in realtà queste donazioni sarebbero servite a mascherare un maxi riciclaggio di denaro, che ruotava proprio intorno alla figura di Scarano. Il prelato – sempre secondo l’ipotesi investigativa – avrebbe contattato alcune decine di persone (56 gli indagati tra Salerno e provincia) e avrebbe chiesto a ognuno di loro la compilazione di un assegno circolare da 10mila euro, spiegando di dover ripianare i debiti di una società immobiliare titolare di alcune case nel centro di Salerno. Quegli assegni, però, sarebbero stati solo una partita di giro, perché al momento della consegna i “donatori” avrebbero trovato sul tavolo l’equivalente in contanti, per risarcirli in toto dell’esborso Mons. Scarano, sospeso cautelativamente dal Vaticano dal suo incarico nei giorni scorsi, ha sempre negato ogni addebito. Nell’inchiesta della Procura di Salerno Mons. Scarano è difeso dall’avvocato Silverio Sica.