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Istituti culturali regionali – Online il sistema di iscrizione all’Albo per il 2024

scritto da Redazione
Istituti culturali regionali – Online il sistema di iscrizione all’Albo per il 2024

Gli Istituti, in possesso dei requisiti previsti dalla Legge regionale n. 24/2019 e dal Regolamento Regionale n. 20/2020, potranno presentare domanda d’iscrizione all’Albo regionale tramite la piattaforma informatica https://cugban.regione.lazio.it/bandiavvisi

Le istanze vanno presentate esclusivamente sull’apposita piattaforma,dalle ore 12:00 del 15 novembre alle ore 12.00 del 15 dicembre 2023.

Sono necessari: sistema di autenticazione di II livello (SPID, TS-CNS, CIE) e firma elettronica.

La domanda dovrà risultare inviata (fa fede la mail di avvenuta consegna) entro le ore 12:00 del giorno 15 dicembre 2023.

Il processo di chiusura tecnica dell’applicativo si avvia a ridosso dell’orario limite indicato; pertanto, è necessario completare il caricamento dei documenti con anticipo e non negli ultimi minuti disponibili, pena il mancato invio dell’istanza stessa.

Le domande saranno valutate dalla struttura competente.

Gli istituti culturali già iscritti nell’Albo regionale per l’anno 2023 non dovranno presentare alcuna domanda.

La Regione promuove e sostiene gli Istituti Culturali Regionali, con contributi volti a salvaguardare, innovare e incrementare il patrimonio culturale degli Istituti, e ad assicurare un’adeguata fruizione e conoscenza anche presso il pubblico non specializzato.

L’iscrizione all’Albo degli istituti culturali regionali consente l’accesso alle misure di sostegno finanziario da parte della Regione.

I requisiti per l’iscrizione all’Albo regionale sono:

  • Possesso della personalità giuridica
  • Disponibilità di un patrimonio costituito da beni storici, scientifici, artistici, librari, archivistici, audiovisivi e multimediali, archeologici e monumentali la cui perdita rappresenterebbe un danno pubblico
  • Disponibilità di una sede nell’ambito del territorio regionale o di sede concessa da enti locali
  • Documentata esperienza maturata nel settore di intervento
  • Fruibilità pubblica del patrimonio e dei servizi culturali dell’Istituto
  • Assenza di scopo di lucro
  • Disponibilità nella regione di strutture, attrezzature ed organizzazione adeguate allo svolgimento della propria attività
  • Svolgimento, sulla base di una programmazione pluriennale, delle attività di recupero, tutela e valorizzazione dei beni appartenenti al proprio patrimonio

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