La Regione Lazio è a fianco di studentesse e studenti afgani e a favore del loro diritto allo studio e sta lavorando per permettere alle varie decine di giovani del Paese dell’Asia Centrale, iscritti negli atenei laziali e che hanno difficoltà a raggiungere il territorio italiano e hanno problemi economici, di ritornare a sedersi nelle aule universitarie.
“Il Lazio è da sempre una terra di accoglienza che non si è mai tirata indietro quando c’era da fare la propria parte per aiutare persone in difficoltà – ha dichiarato il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti – e anche di fronte agli enormi problemi che hanno decine di giovani afgani iscritti nelle università del nostro territorio abbiamo deciso, come Regione, di fare la nostra parte. Siamo al lavoro, assieme agli atenei laziali e a DiSCo, l’Ente regionale per il diritto allo studio, per individuare l’esatto numero delle studentesse e degli studenti afgani, immatricolati nel Lazio, che sono rimasti bloccati all’estero e che hanno bisogno di aiuto per poter arrivare in Italia e riuscire a riprendere gli studi da noi. Fatto questo, nei prossimi giorni, approveremo una delibera di Giunta che stanzierà dei fondi con i quali potremo erogare borse di studio umanitarie in favore di queste studentesse e studenti, permettendo loro di comprare un biglietto aereo e avere mezzi di sostentamento e un alloggio. Nient’altro che una misura di civiltà, per affermare in modo concreto il diritto di ogni essere umano all’istruzione e allo studio.”
“Siamo pienamente impegnati ad affermare l’importanza della tutela della vita umana e del diritto di ogni persona di viverla con dignità – ha detto poi l’assessore regionale allo Sviluppo Economico, Commercio e Artigianato, Università, Ricerca, Start-Up e Innovazione, Paolo Orneli – ed è per questo, infatti, che stasera saremo al fianco dell’Università La Sapienza di Roma nello Spazio Rossellini per l’evento organizzato nel quadro dell’iniziativa AssK (Afghan Students Seek Knowledge), a favore del diritto allo studio delle studentesse e degli studenti afgani.”
“Ma vogliamo fare ancora di più – ha aggiunto – in queste ore è infatti in corso un fitto lavoro di coordinamento con il mondo delle università del Lazio, che ringrazio, ed è previsto nei prossimi giorni un incontro con la Conferenza regionale dei rettori, per individuare con precisione il numero di quelle ragazze e di quei ragazzi afgani che sono iscritti negli atenei della nostra Regione, che fuggono dalla violenza che si è scatenata nel loro Paese per tornare e continuare a studiare da noi e che potranno essere destinatari delle borse di studio umanitarie che assegneremo”, ha concluso.
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