“Parola d’ordine: non restare immobile perché se le persone si mettono insieme possono cambiare il mondo“. E’ questo lo spirito con cui oltre 600 mila volontari in tutta Italia, la metà dei quali studenti, sono scesi in campo per tre giorni per ripulire da rifiuti e rottami ben 4.000 località, nell’ambito dell’iniziativa “Puliamo il mondo” organizzata da Legambiente, che si è conclusa oggi. “L‘Italia può farcela e la grande partecipazione che anche quest’anno ha avuto ‘Puliamo il mondo’ ne è la prova – afferma Rossella Muroni, direttore generale di Legambiente -. Gli oltre 600mila volontari ci hanno mostrato la parte più bella dell’Italia, quella di un Paese bello e responsabile che non vuole restare immobile, che vuole valorizzare il territorio e combattere i rifiuti, attraverso una seria raccolta differenziata ed uno stile di vita ecosostenibile“.
“La Raccolta differenziata è la via maestra“, ha ribadito in una nota il presidente della Commissione Ambiente della Camera, Ermete Realacci, che è anche presidente onorario di Legambiente, sottolineando che il successo di ‘Puliamo il mondo’ è un “segnale importante che la società civile lancia alla politica“.
Nei 1.700 comuni dove si sono attivati i volontari, durante i tre giorni dell’iniziativa sono stari raccolti rottami di ogni genere, dai materassi ai mobili, dalle carcasse degli elettrodomestici ai contenitori in plastica. Nel Lazio, a Roma questa mattina, dove ha partecipato anche il ministro dell’ambiente Andrea Orlando, l’evento clou è stato nella Riserva naturale Valle dell’Aniene in collaborazione con RomaNatura. Cuore centrale di questa XXI edizione dell’iniziativa natanel 1989 in Australia (Clean Up The World) e portata poi in Italia nel 1993 da Legambiente, è stata la Terra dei Fuochi, l’area compresa tra le province di Napoli e Caserta, segnata dall’ecomafia. Una grande partecipazione, rileva Legambiente, è arrivata in particolare dalla città di Succivo (Caserta), dove i volontari hanno tra l’altro ripulito l’area intorno al casale di Teverolaccio. “Nella terra campana – aggiunge il direttore generale dell’associazione ambientalista – tantissimi cittadini in questi tre giorni hanno dimostrato la voglia e l’impegno nel voler riscattare e valorizzare un territorio per troppi anni ferito dall’ecomafia, dal traffico illecito dei rifiuti e dove è stato compiuto un ecocidio. “Per questo – conclude – Legambiente, in occasione di Puliamo il Mondo, ha lanciato anche una petizione a sostegno di una direttiva per l’introduzione del delitto di ecocidio in Europa aderendo a ‘End ecocide in Europe‘”.