Oggi si è chiusa l’Italian Model United Nations 2015, la più grande simulazione Onu mai realizzata in Italia per i ragazzi delle scuole medie inferiori, all’appuntamento hanno partecipato oltre quattrocento studenti.
A marzo del prossimo anno a Roma la Harvard Worldmun, la conferenza internazionale di Harvard che si terrà nel 2016. È un appuntamento importante che porterà a Roma più di 2.000 studenti dalle migliori università di tutto il mondo e che sarà una bella festa e un’occasione di crescita per il Lazio e per l’Italia. Un motivo di orgoglio che si aggiunge alla nomina di Costanza Cicero, ventenne di Pomezia, a segretario generale del National High School Model United Nations di New York, l’Onu dei giovani.
Il Lazio è un’avanguardia al livello internazionale sul Model United Network. La Regione è un punto di riferimento non solo in Italia, ma anche per i sistemi scolastici di tanti altri paesi europei. La partecipazione attiva a United Network ha consentito di far conoscere il nostro Paese nel mondo e di far partecipare con successo i nostri giovani all’interno di contesti internazionali.
Una grande occasione per portare i ragazzi nel mondo. L’Italian Model United Nations è la più grande simulazione Onu mai realizzata in Italia. Ogni edizione di Imun è stata più grande e più ricca delle precedenti, in termini di partecipazione complessiva, di numero di commissioni rappresentate, di presenza di studenti stranieri.
Quest’anno Imun Roma ha visto la partecipazione di 2.100 studenti da 143 scuole, una bella occasione per far incontrare tra di loro ragazzi che provengono da tutti i Paesi del mondo e portarli a sviluppare capacità molto importanti, come tenere discorsi in inglese davanti a una platea di duecento coetanei.
Aiutiamo i ragazzi a confrontarsi con i grandi temi della politica internazionale e ad affrontarli con gli strumenti della diplomazia, trattando, mediando, costruendo alleanze. un modo intelligente e prezioso non solo di crescere, ma anche per capire il valore e la bellezza della politica, e anche il modo più concreto e meno ideologico per indicare ai ragazzi un’altra opportunità di convivenza non fondata sull’odio e il sangue ma sulla conoscenza dell’altro. “Un progetto bellissimo che sosteniamo da cinque-sei anni. Sono convinto che inserirlo nelle scuole sia importante – è il commento del presidente, Nicola Zingaretti, che ha aggiunto: si usa il cervello prima della forza e questo aiuta ad essere cittadini migliori. Questo è il modo più concreto e meno ideologico per indicare ai ragazzi un’altra opportunità di convivenza non fondata sull’odio e il sangue ma sulla conoscenza dell’altro“- ha detto ancora Zingaretti.