giovedì 21 Novembre 2024,

Cronaca

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Italiani in marcia, senza caporali

scritto da Redazione
Italiani in marcia, senza caporali

La mobilitazione degli Italiani di questi giorni ci vede solidali. E’ positivo che, dopo anni di torpore, un popolo che ha finora subito passivamente da parte di una classe politica di delinquenti (come ampiamente provato anche da diverse Procure) ruberie e soprusi di ogni genere, un popolo violentato e depredato, condotto in una crisi che ha generato disoccupazione e povertà, fallimenti a catena dei piccoli imprenditori e commercianti, distruzione sistematica di settori una volta trainanti come quello dell’agricoltura o dell’autotrasporto, che ha fatto raschiare il fondo del barile ai tanti piccoli risparmiatori, che ha distrutto le famiglie e lasciato senza speranza le nuove generazioni, finalmente prenda coscienza del disastro e si mobiliti, unito soltanto dal Tricolore, contro partiti e sindacati, banche e agenzie delle entrate, contro gli strozzini di Equitalia e l’Europa dell’alta finanza, contro l’euro, moneta affamatrice dei popoli. Positivo che si torni nelle piazze e nelle strade della nostra Nazione ad urlare tutto il proprio risentimento contro i politici di centro, sinistra, destra, contro un Parlamento occupato abusivamente ed impegnato solo a legiferare in favore dei propri componenti.
Risulta comunque evidente che gli organi preposti, a cominciare dal Ministero degli Interni, data la situazione pregressa altamente esplosiva, non potevano non avere intuito con anticipo che l’autunno sarebbe stato alquanto “caldo”. Il fuoco covava sotto la cenere. E’ per questo motivo che non ci meravigliamo se, in un mare di spontaneismo e di buona fede e valide intenzioni, qualcosa sia apparsa se non provocatoria, quasi a ridicolizzare l’onda d’urto, almeno fuori luogo. Certi atteggiamenti assunti da certi personaggi hanno rischiato di “bruciare” tutte le buone intenzioni che animano le piazze. E’ veramente tutto casuale? In un paese in cui a distanza di anni non si riesce ancora a fare piena luce su vicende come il “caso Moro”, la trattativa Stato – Mafia, la P2, i cosiddetti anni di piombo, le stragi, le morti di Falcone e Borsellino, come non si può essere portati a pensare che le mobilitazioni siano attenzionate se non infiltrate da provocatori ed “osservatori”? Non solo le mobilitazioni, perché a nostro parere l’azione di infiltrazione per il controllo è iniziata tempo fa all’interno di quei gruppi, più o meno organizzati, che ad esse avrebbero dato vita. E’ in questa ottica che dal nostro osservatorio “privilegiato” della provincia di Latina (Danilo Calvani risiede a pochi chilometri da noi) abbiamo analizzato alcune vicende “anomale” che hanno interessato personaggi ora assurti a leader della protesta. Sempre convinti che le idee camminano sulle gambe della gente, ci auguriamo che la marcia per il cambiamento continui senza “caporali”non proprio improvvisati.

Movimento libero Iniziativa Sociale – lavocelibera.it

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