“Ma Brunetta che vuole? L’Italicum sfarina le coalizioni e nega il diritto dei cittadini ad eleggere il Parlamento nella sua interezza. Ma con il fascismo non c’entra nulla. Se ci fosse stato il fascismo, chi al Senato vota a favore della legge elettorale e alla Camera contro, presentando per giunta la pregiudiziale di costituzionalità, non lo avrebbero arrestato, ma ricoverato“. Lo afferma in una nota Francesco Storace, segretario nazionale de La Destra.
“Renzi può essere insopportabile da quando sta a Palazzo Chigi – prosegue Storace – ma non si può scomodare il passato Regime semplicemente perché ha messo nel sacco gli Azzurri e legare Renzi e il fascismo a una legge elettorale è ridicolo. Anche perché non è che del Porcellum ci sia da gloriarsi. Possiamo fare un sommario elenco di provvedimenti del fascismo e, in parallelo, le (ironiche) grandi riforme del Governo Renzi. Da un lato – aggiunge Storace – la riforma Gentile, la Carta del Lavoro, la Mostra di Venezia del ’32, la previdenza sociale, gli edifici razionalisti come l’Eur; dall’altro, la querelle sulla scuola, il Jobs Act, l’Expò di Milano di domani, lo sbiachettamento dei volti di Bersani e Cuperlo. E non è che l’ammodernamento fascista della stazione di Firenza Santa Maria Novella significhi che scorra sangue fascista nelle vene del Premier. Renzi non è fascista. Renzi è solo Renzi. Con la voglia di dominio che non ha connotati politici e con le protezioni di cui tutti parlano a Palazzo – conclude Storace – Brunetta ha argomenti migliori per contrastare l’inquilino di palazzo Chigi“.