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La Camera approva legge sui piccoli Comuni

scritto da Redazione
La Camera approva legge sui piccoli Comuni

La Camera dei Deputati, nella mattinata di
oggi, mercoledi’ 29 settembre, ha approvato all’unanimita’ il
disegno di legge con le “Misure per il sostegno e la
valorizzazione dei Comuni con popolazione fino a 5.000 abitanti e
dei territori montani e rurali, nonche’ disposizioni per la
riqualificazione e il recupero dei centri storici”. Una legge che
aiutera’ l’Italia ad affrontare il futuro grazie alla forza di
comunita’ e territori. Il provvedimento passa ora all’esame del
Senato.
Un’opportunita’ per tutto il Paese per un’idea di sviluppo che
punta sui territori e sulle comunita’, che coniuga storia,
cultura e saperi tradizionali con l’innovazione, le nuove
tecnologie e la green economy. I 5.585 Piccoli Comuni
amministrano piu’ della meta’ del territorio nazionale, in essi
vivono oltre 10 milioni di italiani.  Non sono un’eredita’ del
passato, ma una straordinaria occasione per difendere la nostra
identita’, le nostre qualita’ e proiettarle nel futuro. Un’idea
ambiziosa di Italia passa anche dalla giusta valorizzazione di
territori, comunita’ e talenti.
“Un risultato importante quello di oggi – commenta l’on. Enrico
Borghi, presidente nazionale Uncem, relatore del provvedimento -,
con un voto unanime dell’Aula che dimostra come i tre anni di
lavoro sul disegno di leggenon siano stati spesi invano, se si
considera che inizialmente il M5S era per l’abrogazione dei
piccoli Comuni. Un testo di legge che fa dei territori dei
piccoli Comuni una fase avanzata e moderna del Paese,
riconoscendo la peculiarita’ di tali realta’ ed intervento su
aspetti cruciali come i servizi – scuole, trasporti, uffici
postali – e lo sviluppo economico. Ora la palla passa al Senato,
ed dobbiamo fare in modo che il 2017 sia l’anno decisivo per la
chiusura definitiva del provvedimento”.

Di seguito, le misure principali contenute
nel disegno di legge varato alla Camera:
– l’istituzione di centri multifunzionali per la fornitura di
servizi in materia ambientale,sociale, energetica, scolastica,
postale, artigianale, turistica, commerciale, di comunicazione e
sicurezza, autorizzati a stipulare convenzioni e contratti di
appalto con gli imprenditori agricoli;
– lo stanziamento di 10 milioni di euro per il 2017 e 15 milioni
di euro per ciascuno degli anni dal 2018 al 2023, destinati a
finanziare interventi in tutela dell’ambiente e dei beni
culturali, mitigazione del rischio idrogeologico, messa in
sicurezza delle scuole, l’acquisizione delle case cantoniere e
ferrovie disabitate per realizzare circuiti turistici e
promuovere la vendita di prodotti locali;
– il riconoscimento ai piccoli Comuni della funzione di sviluppo
socio-economico del loro territorio, da esercitarsi
obbligatoriamente in forma associata attraverso le Unioni di
Comuni e le Unioni montane di Comuni;
– la semplificazione e l’accesso a norme che consentono la
diffusione della banda ultralarga nelle aree cosiddette a
fallimento di mercato;
– la possibilita’ di realizzare, anche in forma associata e
d’intesa con la Regione, iniziative per sviluppare l’offerta
complessiva dei servizi postali congiuntamente ad altri servizi
in specifici ambiti territoriali, attraverso la rete capillare
degli uffici postali;
– il consumo e la commercializzazione dei prodotti agroalimentari
provenienti da filiera corta a chilometro utile. La legge prevede
una serie di norme per facilitare e promuovere la vendita diretta
dei prodotti agroalimentari provenienti da filiera corta a
chilometro utile, cioe’ quelli per i quali le aree di produzione
e trasformazione sono poste a una distanza non superiore a 50
chilometri di raggio dal luogo di vendita e in assenza di
intermediari commerciali.
– agevolazioni nella rete dei trasporti delle aree rurali e
montane. Per questi territori la legge predispone un Piano per i
trasporti con particolare riguardo al miglioramento delle reti
infrastrutturali, nonche’ al coordinamento tra i servizi,
pubblici e privati, finalizzati al collegamento tra i comuni
delle aree rurali e montane, e con i comuni capoluogo di
provincia e regione e un Piano per l’istruzione destinato alle
aree rurali e montane, con particolare riguardo al collegamento
dei plessi scolastici ubicati nelle aree rurali e montane,
all’informatizzazione e alla progressiva digitalizzazione.
– recupero e riqualificazione dei centri storici, mediante
interventi integrati che prevedano il risanamento, la
conservazione e il recupero del patrimonio edilizio, promuovendo
la creazione di alberghi diffusi in una logica di efficientamento
energetico e di antisismica secondo la metodologia delle “Green
Communities”.

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