venerdì 22 Novembre 2024,

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La gestione degli incendi è lo specchio di questo Paese devastato dalla burocrazia e dalla politica incapace

scritto da Redazione
La gestione degli incendi è lo specchio di questo Paese devastato dalla burocrazia e dalla politica incapace

Quello degli incendi è uno dei rischi più elevati per il ns territorio visto che il ns Comune presenta una Classe di Pericolosità agli incendi “MOLTO ALTA” con uno storico di superficie percorsa dal fuoco (periodo 2006-2016) di oltre 700 ettari, con una vasta presenza di Zone Speciali di Conservazione (ZSC) e Zone di Protezione Speciale (ZPS) ai sensi della Direttiva Europea “Habitat” ed è per questo che dopo qualche mese dall’inizio della Consiliatura ci parve opportuno sollevare questo tema con una Interpellanza rivolta al sindaco e alla Giunta per capire cosa si stesse facendo in previsione della stagione estiva che vede nel periodo più caldo di luglio ed agosto il ns territorio devastato, da anni, dai fuochi.

L’attività di prevenzione con la manutenzione e la pulizia dei sottoboschi e dei fondi privati è fondamentale, facendo rispettare l’ordinanza contro l’appiccamento dei fuochi, come è fondamentale mettere in atto tutte le misure e gli adempimenti previsti dal PAIB (Piano antincendio boschivo regionale) e dal PGAF (Piano di gestione agricola e forestale), scarsamente o per nulla applicati. Occorre però anche sottolineare alcune mancanze strutturali e di sistema relativamente alla tematica incendi.

Oggi lo spegnimento, dopo la famigerata riforma Renzi della Guardia Forestale, a cui però tutti i governi che si sono succeduti non hanno rimesso mano, è affidata sostanzialmente ai mezzi aerei (privati), i quali intervengono però spesso con ritardo, per la naturale complicata logistica e la scarsità delle risorse, rispetto all’innesco dei focolai, rendendo spesso vana anche l’attività dell’avvistamento statico che è utile se qualcuno poi interviene a terra con tempestività.

Come anche spesso vediamo che, dopo l’intervento dei mezzi aerei, il fuoco riparte mancando la bonifica a terra. Il lavoro di spegnimento a terra dei focolai e la bonifica post incendio prima la facevano i forestali, oggi non la fa più nessuno e quando i fuochi partono all’imbrunire la frittata è fatta….e davvero non resta che pregare. Le risorse della forestale, prima dedicate allo spegnimento, sono confluite nei Vigili del Fuoco che sono però dedicati a mettere in Sicurezza persone, case e animali che ovviamente hanno la priorità su tutto il resto, ci mancherebbe, avendo i Vigili del fuoco anche in carico la funzione di DOS (direttore delle operazioni di spegnimento). Ma l’impressione che si ha, in base al modello operativo che viene messo in campo attualmente per la gestione dell’incendio, è che tutte le risorse (anche troppe) sono dedicate alla Sicurezza, mentre per quanto riguarda lo spegnimento della vegetazione si fa quel che si può e come si può ma non è una priorità. La conseguenza di questo approccio, sono i disastri che vediamo oramai tutte le estati con milioni di ettari di bosco che vanno a fuoco nel ns Paese. Ora alcune scelte politiche, come quella di eliminare la Guardia Forestale non assegnando a nessuno le funzioni che la stessa aveva in precedenza nello spegnimento degli incendi, sono state devastanti e andrebbe fatta una seria riflessione in merito.

Come anche una riflessione andrebbe fatta sulla organizzazione di una seria azione di sorveglianza del territorio potenziando la presenza delle forze dell’ordine e utilizzando: droni, telecamere e fototrappole, e incrementando le risorse economiche dedicate a questo, oltre che, considerato che quasi il 90% degli incendi è di origine dolosa, sarebbe il caso di cominciare a punire con leggi severe i reati ambientali che seppur gravissimi per le conseguenze che hanno, vengono considerati di rango inferiore dal ns ordinamento giuridico, frutto di una cultura assolutamente carente in tema di tutela dell’Ambiente e del Paesaggio che da sempre sono la principale ricchezza del nostro Paese.

Gabriele Subiaco

Consigliere comunale di Europa Verde

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