«Ancora una volta numeri distorti e frasi ad effetto per trarre in inganno la cittadinanza, ribadendo posizioni già smentite, in diretta streaming, durante il Consiglio comunale». È la dura replica del sindaco di Fondi Beniamino Maschietto, dell’intera giunta e dei gruppi consiliari di maggioranza Forza Italia, IoSi, Democrazia Cristiana e Litorale e Sviluppo Fondano all’indomani dell’interpellanza sui fondi trasferiti dal Governo al Comune di Fondi per essere stato dichiarato zona rossa dal 19 marzo al 14 aprile 2020. Si tratta di un finanziamento di 1.393.910 euro, erogato ai sensi dell’articolo 112 bis del decreto legge 34 del 2020, per interventi di sostegno di carattere economico e sociale in favore dei comuni italiani colpiti dalle pesantissime restrizioni. Nonostante subito dopo la lettura dell’interpellanza firmata dai consiglieri Stefano Marcucci, Franco Cardinale, Francesco Ciccone, Tiziana Lippa e Luigi Vocella, il sindaco di Fondi Beniamino Maschietto e il vice sindaco nonché assessore al Bilancio Vincenzo Carnevale avessero spiegato, punto per punto, il corretto utilizzo dei fondi, gli stessi hanno deciso di diffondere una nota stampa che, intenzionalmente, non tiene conto delle spiegazioni ricevute.
Il primo cittadino, l’intera giunta comunale e i gruppi consiliari di maggioranza tornano quindi sull’argomento per smentire, frase dopo frase, tutte le dichiarazioni rilasciate in Consiglio e poi diffuse a mezzo stampa.
La giunta Maschietto dimentica i bisognosi. FALSO.
Con il fondo erogato dal governo sono stati finanziati una lunga serie di sgravi fiscali e interventi volti a fornire un aiuto concreto alle fasce più deboli della popolazione. La somma disponibile non è stata distribuita subito dopo l’erogazione e “a pioggia” per due motivi: in primis perché il Comune ha potuto usufruire anche di altre risorse regionali e statali con finalità analoghe, che sono servite per finanziare agevolazioni quali i bonus spesa, assistenza domiciliare ad anziani e persone con disabilità, assistenza specialistica scolastica, assistenza educativa sui minori, contributi per i libri di testo e notebook, esonero mensa, esonero trasporto scolastico, acquisto materiale scolastico per i bisognosi, acquisto tamponi per attività di screening nelle scuole e agevolazioni Tari per le utenze domestiche, in secondo luogo perché l’intento è stato quello di erogare sussidi e interventi assistenziali per l’intera durata del 2021, e non soltanto nella prima parte dell’anno.
Dopo diciannove mesi 600mila euro ancora non utilizzati perché la giunta Maschietto non vuole spenderli. FALSO.
È stato possibile investire le somme erogate a dicembre 2020 a partire dall’approvazione del Bilancio di previsione (30 marzo 2021); in sette mesi, non 19, sono stati spesi i due terzi dell’importo complessivo. L’ultima tranche sarà utilizzata, come prevede la normativa, entro e non oltre il 31 dicembre 2021.
I primi due terzi del fondo erogato sono stati utilizzati per aiutare concretamente la popolazione, con iniezioni di liquidità immediate sotto forma di attività risocializzanti, borse lavoro, sgravi fiscali e sconti in bolletta. Basti pensare che le attività commerciali che hanno subito restrizioni durante la pandemia non hanno ottenuto un piccolo sgravio bensì la TOTALE ESENZIONE DELLA TARI. In termini pratici, questo si traduce in un aiuto concreto e consistente rivolto a tutte le piccole e medie imprese della città colpite dalle restrizioni.
Un terzo del fondo, come consentito dalla normativa, è stato invece investito in attività di rilancio dell’economia in un’ottica di ripartenza per sostenere, non solo chi non ha un lavoro, ma anche chi non è più nelle condizioni di creare nuovi posti di lavoro. Da qui una serie di piccoli stanziamenti per dare impulso all’economia turistica, lacuale, culturale e sportiva.
Il seguente specchietto riassume quanto esposto:
300mila euro: sgravi per gli affitti (bando in fase di pubblicazione);
170mila euro: borse lavoro risocializzanti rivolte a disoccupati con Isee inferiore a 9.360 euro;
50mila: contributo, sotto forma di esonero dei diritti di segreteria e del canone di concessione, per i nuclei familiari che hanno subito lutti riconducibili al Covid-19;
79mila euro (+270mila euro erogati dal governo): per contributi bollette acqua/luce e gas (bando in fase di pubblicazione);
200mila euro (più ulteriori fondi sovracomunali): esonero totale della Tari per le attività commerciali colpite dalla pandemia;
50mila euro: contributi per incentivare la pratica sportiva nei nuclei familiari con disagi economici (bando in fase di pubblicazione);
60mila euro: sostegno ad associazioni sportive che hanno subito pesanti restrizioni durante e dopo la zona rossa finalizzato alla ripartenza e alla ripresa delle attività ordinarie;
40mila euro: sostegno per interventi a favore della disabilità e funzionamento del centro diurno “L’Allegra Brigata”;
50mila euro: avvio di uno sportello informativo e di supporto rivolto ai giovani e alle attività produttive locali, promosso allo scopo di informare e avvicinare i giovani al mondo del lavoro e dare un aiuto concreto alle attività produttive in termini di consulenza e accesso ai fondi sovracomunali;
170mila euro: sostegno per eventi e manifestazioni turistiche e culturali finalizzato al rilancio dell’economia locale, del comparto artistico e del settore alberghiero;
50mila euro: concorso di idee per la riqualificazione del Lago di Fondi volta alla promozione e allo sviluppo del turismo lacuale;
30mila euro (più fondo comunale di 22mila euro): adeguamento sistema di areazione e sanificazione della biblioteca comunale al fine di garantirne la sicurezza degli utenti;
90mila euro: attività connesse al piano di salvamento collettivo e accesso al litorale per garantire la sicurezza e la fruibilità delle spiagge ai fini di favorire lo sviluppo turistico in sicurezza;
60mila euro: sostegno alle attività balneari e valorizzazione del litorale fondano.
Tanti concittadini in difficoltà si sono sentiti dire in questi mesi che i soldi nelle casse comunali non c’erano ed invece Maschietto ed i suoi non sapevano come, o forse sarebbe meglio dire non volevano, spenderli. FALSO.
I cittadini in difficoltà hanno partecipato ai bandi e agli avvisi pubblici. Voucher, borse lavoro, buoni spesa o sgravi sono stati erogati in base al reddito. L’amministrazione ha parlato di mancanza di fondi per altri tipi di interventi che non potevano per legge essere finanziate con i fondi zona rossa, destinati ad attività di carattere sociale o di rilancio dell’economia.
“Ora la Giunta cosa propone? Utilizzare questi soldi in attività che nulla hanno a che fare con i problemi legati alla pandemia” FALSO.
I 400mila euro non spesi direttamente per sostenere le persone in contingente stato di disagio economico e le attività commerciali in sofferenza, sono stati investiti, come previsto dall’articolo 112 bis del decreto legge 34 del 2020, in attività di rilancio dell’economia cittadina, paralizzata durante la zona rossa e messa a dura prova durante le restrizioni successive. Il principio adottato è stato quello di far ripartire il turismo, le attività culturali e sportive, rimettere in circolazione liquidità e ridare vita alla città anziché erogare l’intero importo sotto forma di contributi diretti e in grado di alleviare soltanto temporaneamente la condizione di disagio economico dei cittadini.
Perché non aiutare chi ha perso il lavoro e non l’ha più ritrovato?
È stato finanziato uno sportello finalizzato proprio a tale scopo che sarà allestito a Palazzo Caetani (50mila euro) e avviato un progetto di borse risocializzanti destinato a cittadini disoccupati.
Perché non investire sul trasporto scolastico?
Il trasporto scolastico comunale prevede già sconti in base al reddito e totale esenzione per le famiglie con situazioni di disagio socio-economico.
Perché non sostenere progetti per il benessere psico-fisico di bambini e ragazzi?
È stato previsto un apposito fondo (50mila euro) per incentivare la pratica sportiva nei nuclei familiari in stato di disagio economico.
Perché non aiutare i tanti commercianti ed artigiani che si sono ritrovati in gravissime difficoltà per la ripartenza dopo le chiusure?
Tutti i commercianti e gli artigiani colpiti dalle restrizioni sono stati totalmente esonerati dalla Tari e questo si traduce in un risparmio che varia da poche centinaia a diverse migliaia di euro.
“I nostri concittadini non possono accettare che le risorse destinate ad aiutare chi si trova in difficoltà vengano utilizzate con altre finalità. Non è giusto, eticamente e politicamente”.
«Ciò che non è eticamente e politicamente giusto – concludono il sindaco di Fondi Beniamino Maschietto, la giunta e i gruppi consiliari di maggioranza – è riportare numeri e dati in forma distorta e perseverare anche quando vengono forniti chiarimenti, facendo leva sul malcontento della popolazione in un periodo storico difficilissimo come quello attuale al mero scopo di ottenere consenso».
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