Giornate di studio, arte, poesia in omaggio al genio visionario dell’Ing. Aeronautico Alessandro Marchetti (Cori LT 30 giugno – 1 luglio 2018)
La mia chimera è un sogno: “Da qui nasce il museo Alessandro Marchetti”
In un convegno affiancato da una mostra il primo atto verso la costituzione del museo dedicato a uno dei padri della storia del volo umano
A 26 anni, da solo, appena due anni dopo aver assistito agli avveniristici esperimenti di Wright e Calderara sul campo di Centocelle a Roma, progettò e costruì un aereo: ‘Chimera’. Il suo nome era Alessandro Marchetti (1884-1966), giovane ingegnere dal futuro sorprendente. Il luogo era Cori, suo paese natale, oggi in provincia di Latina, che vuole riscoprire e far riscoprire la straordinaria avventura professionale di uno dei padri della storia del volo umano.
Il 30 giugno e 1 luglio 2018 il Comune di Cori ospiterà La Mia Chimera è un sogno – Giornate di studio, arte, poesia in omaggio al genio visionario dell’Ingegnere aeronautico Alessandro Marchetti, atto di inizio del percorso che terminerà con la creazione di un’ala nell’attuale museo cittadino dedicata a questo visionario del volo.
La due giorni si articolerà in tre momenti fondamentali:
Vanno ora delineandosi scopi e funzioni che il Comitato Promotore e il Comune di Cori intendono porsi avendo come obiettivo la realizzazione di un Museo dedicato ad Alessandro Marchetti attraverso la creazione nell’ex convento agostiniano di Sant’Oliva (che già ospita il Museo della Città e del Territorio) di una nuova sezione dedicata al grande progettista.
“Crediamo non sia più prorogabile – così il Sindaco di Cori, Mauro De Lillis – ma doveroso e necessario, progettare un luogo che finalmente (al di là degli steccati ideologici che hanno condizionato, ritardato, il sacrosanto riconoscimento dei risultati tecnici raggiunti dall’Ing. Alessandro Marchetti) avvicini, informi soprattutto le giovani generazioni sulla straordinaria avventura professionale di uno dei padri della storia del volo umano. Con LA MIA CHIMERA È UN SOGNO poniamo le basi del Museo Alessandro Marchetti”.
Partnership:
ALESSANDRO MARCHETTI – CENNI SULLA BIOGRAFIA E SULL’UOMO
Alessandro Marchetti (1884-1966) fu tra i maggiori progettisti aeronautici d’Italia, indubbio protagonista della tecnologia e dell’industria aeronautica italiana della prima metà del 20° secolo, della quale attraversò l’intera parabola con macchine simboliche quali l’idrovolante S.55 delle grandi crociere collettive attraverso l’Atlantico, l’aerosilurante S.79 della seconda guerra mondiale e il quadrimotore S.95 della ripresa dei voli di linea nel dopoguerra. Nato a Cori (LT) nel 1884 – dove riposa nella cappella di famiglia – e laureatosi in ingegneria a Roma, fu affascinato dal volo degli uccelli sui Monti Lepini, in provincia di Latina, tanto da costruire nel 1910 il suo primo aereo, “Chimera”, e conseguire nel 1916 il brevetto di pilota. Nel 1921 sottoscrisse un accordo per rilevare il controllo della SIAI (Società Idrovolanti Alta Italia) Savoia, che da allora aggiornò la propria ragione sociale in SIAI-Marchetti (e poi ancora in SIAI Savoia-Marchetti). Sotto questo nome furono costruiti migliaia di aerei e idrovolanti, compresi alcuni dei progetti italiani più famosi, come il caccia MVT (1918, primato mondiale di velocità nel 1919), l’idrovolante S.55 (1924, protagonista delle trasvolate atlantiche di Italo Balbo), l’S.64 dei primati di distanza (1928), l’aerosilurante S.79 (1934, costruito in ben 1.350 esemplari) e l’aereo da trasporto S.82 (1940). Tra i progetti non realizzati, persino un pionieristico elicottero (1920). Nel dopoguerra Marchetti gestì l’azienda fino al 1960. Dopo il ritiro del fondatore, la SIAI Marchetti ha prodotto il monomotore SF.260 (1964), costruito in circa 900 esemplari usati in 26 paesi e in servizio in Italia presso il 70° Stormo di Latina. Nel 1996 la società è confluita in Aermacchi (oggi Leonardo), che continua la produzione dell’SF.260 e del jet S.211 (1981, ora ribattezzato M-345).
Il 12 settembre 2003 Poste Italiane ha emesso in suo onore un francobollo celebrativo.
L’ingegnere Alessandro Marchetti è stato di certo un visionario del volo e un grande e moderno uomo d’impresa con un forte orientamento all’innovazione tecnologica e con uno spiccato senso della comunicazione e del marketing. Sotto la sua direzione tecnica furono progettati, brevettati e, in larga parte, industrializzati e prodotti numerosi modelli di idrovolanti e aerei, molti dei quali ottennero fama internazionale per le loro eccezionali performance.
Lo spirito e il know-how della SIAI Marchetti vivono ancora nell’industria aerospaziale italiana e internazionale, confluiti, di volta in volta, nelle nuove società che li hanno ereditati.