Oggi nella Piazza Castello di Ventotene, che fu prima di Altiero Spinelli ed Ernesto Rossi, è di nuovo Europa.
In una piazzetta vestita di blu, l’Europa cerca se stessa e torna a promuovere i suoi valori, rinnovando ad una platea di più di 500 giovani studenti il senso di una cittadinanza consapevole. E’ a loro che il Presidente Giorgio Napolitano, il più europeista degli italiani, affida il compito di “dare nuovo slancio al progetto europeo” con un saluto giunto puntuale per l’occasione. “E’ nei giovani” sottolinea Napolitano – che questa idea di Europa federale può fare breccia ed è per i giovani che dobbiamo impegnare gli Stati membri a trovare la via affinché questa unione non sia e non resti solo monetaria”.
La Provincia di Latina ha voluto fortemente questo appuntamento e se ne fatta promotrice inserendo l’evento a pieno titolo in un programma più ampio promosso dall’Unione, a coinvolgere tutti i 27 Paesi membri. Un DIALOGO APERTO CON I CITTADINI che ha già fatto tappa a Napoli sul tema della occupazione; poi Torino sul tema della Sicurezza; approdato a Roma, in occasione del quale il Vicepresidente della Commissione Antonio Tajani ha affrontato il tema della imprenditorialità e della industria per poi proseguire a Pisa sul tema dello sviluppo sostenibile.
In questo contesto, il Presidente Cusani ha proposto la piccola isola Pontina, luogo storico per l’Europa, dove il Vicepresidente Tajani si è interrogato e si è letteralmente lasciato interrogare sul futuro dell’Unione.
I giovani pontini dal canto loro non si sono intimoriti nel trovare il vicepresidente europeo seduto al loro fianco, sul traghetto verso l’isola ormai culla dell’Europa, né quando, pronto a ricevere i loro pensieri, lo hanno letteralmente travolto di domande, con quella schiettezza che solo i giovani sanno tirar fuori: quale l’impegno futuro dell’Unione in ordine alle politiche di integrazione sociale? quali risorse l’Europa mette a disposizione per favorire l’inserimento lavorativo di noi giovani? quali prospettive intende perseguire l’Europa per consolidare una unione che vada oltre l’euro e che punti invece su una coscienza comune? Come l ‘Europa intende avvicinare Paesi europei ancora così culturalmente tanto lontani e diversi? Domande che però questa volta hanno trovato un interlocutore diretto e finalmente risposte.
“Un dato è risultato chiaro subito a tutti: c’è voglia di Europa, i giovani né sono i portatori più sani ma anche più carichi di aspettative, una Europa più consapevole del ruolo e pronta a svolgerlo fino in fondo, una Europa” -come sottolinea il Presidente della Provincia Cusani – “più a dimensione di cittadino, che come oggi venga non a parlare come fanno di sovente le amministrazioni pubbliche, ma a sentire cosa ci si aspetta dall’Europa”.
“Se Europa deve essere –prosegue Cusani – occorre esserne più convinti e crederci davvero, credere possibile uno Stato federale, che occorre ora, capace di fungere da moltiplicatore delle eccellenze di ciascuno Stato e superarne così insieme i limiti, le difficoltà, le crisi”.
Ed è da qui, da dove l’idea di Unione è nata, concepita e voluta, che occorre ripartire. “E’ qui” -ricorda un emozionantissimo Sindaco di Ventotene – “che vogliamo onorare l’invito del Presidente Napolitano e dare nuovo slancio al progetto europeista”.