lunedì 25 Novembre 2024,

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“La Regione Lazio e il suo pianeta sanitario”

scritto da Redazione
“La Regione Lazio e il suo pianeta sanitario”

SANITÀ. ABBRUZZESE: MACCHITELLA FISSI SUBITO INCONTRO CON SINDACI

“Il Commissario della Asl di Frosinone,
Luigi Macchitella deve fissare al piu’ presto un incontro con
l’assemblea dei Sindaci per iniziare a discutere sulle modifiche
da apportare all’atto aziendale. E’ palese che il sistema
sanitario locale non funziona, gli ospedali sono al collasso, i
pronto soccorso scoppiano ed i reparti funzionano a singhiozzo.
Serve una seria e vera riorganizzazione, risorse e nuovo
personale. Siamo alla fine di settembre e di quel mese della
svolta sanitaria, annunciato da Zingaretti, ancora non abbiamo
notiZie. Le sue promesse, anche in questo caso sono state
disattese. Della casa della salute di Ceprano e del Centro
trasfusionale a Sora non si hanno ancora risposte, eppure in
teoria dovevano aprire proprio questo mese. Onestamente non ci
meravigliamo piu’ di tanto dell’ennesimo annuncio non mantenuto
da parte del governatore, ma a dir la verita la situazione e’
anche peggiorata, basti pensare alla decisione incomprensibile di
disattivare i punti di primo intervento. A tutto questo poi ai
aggiungono i vari disagi incontrati dagli utenti, come
la tac guasta a Cassino o la cavalletta nel pasto a Frosinone.
Questa e’ la realta della nostra sanita’ che si discosta anni
luce dai racconti del governatore. Cosi non si va da nessuna
parte, manca la benche’ minima programmazione e le problematiche
restano sempre le stesse, dalle liste d’attesa ai pronto soccorso
in tilt, per non parlare poi della cronica carenza di personale.
Il presidente continua a limitarsi agli annunci o allo
scaricabarile, e questi sono i risultati disastrosi raggiunti,
che ricadono naturalmente sui cittadini. Dunque, visto che ancora
qualcosa si puo’ salvare attraverso le modifiche agli atti
aziendali, il Commissario Straordinario della Asl di Frosinone,
cominci a coinvolgere il territorio per un’attenta ed accurata
analisi delle criticita’ esistenti ed una programmazione volta
alla risoluzione delle stesse”.
Cosi’ in un comunicato Mario Abbruzzese, consigliere regionale di
Forza Italia e presidente della Commissione Speciale Riforme
Istituzionali.

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SANITA’. PROCREAZIONE ASSISTITA NEI LEA, PRONTO DECRETO REGIONE
PANELLA: CI SONO 31 CENTRI, VENTUNO AUTORIZZATI E DIECI IN ATTESA
La Regione Lazio e’ pronta a implementare
l’assistenza sanitaria pubblica per quello che riguarda la
procreazione medicalmente assistita (Pma). La bozza del decreto
che applichera’ nel Lazio le indicazioni previste nei nuovi Lea
e’ pronta e il suo contenuto e’ stato anticipato dal direttore
della Direzione regionale Salute e Politiche sociali, Vincenzo
Panella, durante un incontro dal titlolo ‘Procreazione
medicalmente assistita e tutela della fertilita’, il Lazio
migliora l’accessibilita’ e la fruibilita’ dei servizi’, a cui
erano presenti il consigliere regionale Teresa Petrangolini e il
responsabile della Cabina di regia del Ssr, Alessio D’Amato,
oltre alle associazioni di settore e i rappresentanti dei centri.
“Abbiamo emanato un primo decreto mesi fa- ha esordito
Panella- Il primo punto fermo dopo la legge nazionale. Questo
decreto si e’ mosso su un terreno scivoloso perche’ non si sapeva
se la prestazione sarebbe rientrata nei Lea. Individuava le
tariffe, con oneri a carico del cittadino. E individuava i
profili di prestazione e compartecipazione per ciascuno dei tre
livelli previsti dalla normativa nazionale. Parliamo solo di
omologa, perche’ nel Lazio l’eterologa non si fa ancora. Ora
tutto va rivisto coi nuovi Lea. Il nuovo provvedimento affronta
il fabbisogno, i requisiti ulteriori per l’accreditamento e le
regole per l’applicazione dell’articolo 18 della legge 40. Per il
primo livello abbiamo individuato dei ‘cut-off’ intorno ai 500
cicli. Sara’ un ciclo di prova per poi verificare il reale
fabbisogno del territorio. Perche’ non ci sono stime ufficiali a
riguardo, quindi per cominciare ci rifacciamo ai numeri che sono
nel registro nazionale tenuto dall’Iss, sapendo che non
rappresenta un quadro consolidato. Dopodiche’ sara’ la realta’ a
darci i numeri e ci assesteremo sul fabbisogno effettivo”.

Per quanto riguarda i centri, ha aggiunto,
“ce ne sono 31. Ventuno sono autorizzati e 10 in attesa di
autorizzazione. Il fabbisogno si attesta intorno ai 20: questo
significa che saranno accreditati circa 20 centri. Anche in
questo caso ci sara’ un periodo di osservazione e poi stabiliremo
il numero definitivo. Per ultimo, i criteri per l’individuazione
dei destinatari del fondo stabilito dall’articolo 18 della legge
40. Il fondo finanziera’ attrezzature e investimenti sulle
strutture. Per le assunzioni c’e’ una questione di mantenimento
del personale una volta terminato il fondo, che e’ legata alla
possibilita’ di pagare gli stipendi dei nuovi assunti, una volta
che i soldi del fondo saranno terminati”.
Infine, Panella ha esortato il settore pubblico a “darsi una
mossa. Perche’ c’e’ la necessita’ di dare assistenza ai
cittadini. Il quadro attuale e’ che gli unici pubblici che hanno
un terzo livello sono l’Umberto I, il Pertini e il San Filippo
Neri. Naturalmente il piano di rientro ha influito, ma ora ci
saranno i fondi dell articolo 18”.
Il dirigente della sanita’ laziale non ha escluso, poi, un
eventuale ulteriore confronto con i centri e le associazioni, una
volta che i Lea saranno definitivi: “Vediamo se tracciare nel
decreto la linea del percorso assistenziale, che deve avere un
inizio e una fine. Vediamo se e’ il caso di riunire gli esperti.
Probabilmente- ha concluso Panella- e’ meglio aspettare che i Lea
siano definitivi. Potremmo poi inserire la presenza delle
societa’ scientifiche e le associazioni nello studio del
percorso, nel monitoraggio e valutazione. Come abbiamo fatto nel
caso delle cure per il diabete”.

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