martedì 26 Novembre 2024,

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La sanità della Regione Lazio

scritto da Redazione
La sanità della Regione Lazio

SANITÀ, SBARDELLA: “SERVE LEGGE DI RIORDINO”

“La propaganda ipocrita portata avanti da
Zingaretti  sta annacquando le anche pur buone cose, seppure poche e
irrilevanti,  che stanno succedendo in questa Regione. Quello che manca al
presidente è la trasparenza e la coerenza rispetto a quanto viene enunciato.
Aver abolito l’ASP è stato un vulnus pesantissimo di trasparenza e di
controllo da parte del Consiglio regionale, a fronte di una sanità
commissariata. L’altra cosa è la mancanza, e qui devo dire sicuramente
dolosa, dell’impegno da parte della Giunta a presentare una legge sulla
riorganizzazione della sanità. Dalle dichiarazioni che fece Zingaretti nel
2013 ad oggi, purtroppo, i risultati sono assolutamente insufficienti”. Lo ha
dichiarato il capogruppo regionale del Gruppo Misto Pietro Sbardella durante
il consiglio straordinario sulla sanità.
“La verità è che  usciremo dal piano di rientro in campagna elettorale,
dopo che avranno pagato i territori, sia le Asl, che l’organizzazione sul
territorio, quindi gli  ospedali, i pronto soccorso e  i primi soccorsi –
continua Sbardella – Non avremo una sanità riorganizzata efficientata in
grado di fornire servizi; non avremo né ospedali, né l’alta
specializzazione, né le cure primarie sul territorio. Se Zingaretti vuole
veramente  essere coerente con le dichiarazioni, gli impegni presi  in
campagna elettorale e le cose che ci siamo continuati a dire, dovrebbe
presentare una seria legge sul riordino della sanità, a cui saremmo tutti
felici di contribuire, e incominciare a essere meno ipocrita sulla gestione
dei conti e nel racconto ai cittadini di quello che sta succedendo nel
Lazio”.

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SANITA’, BARILLARI (M5S): “ZINGARETTI E’ BRUTTA COPIA RENZI”

“I cittadini presentano il conto di quattro anni di
sprechi e inefficienze: la sua gestione sanitaria è tanto fumo e poco
arrosto. Lei è la brutta copia di Renzi e ha usato la sanità pubblica come
un bancomat”.
Lo ha detto il consigliere regionale del M5S Davide Barillari rivolgendosi al
Presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti alla ripresa dei lavori del
consiglio straordinario sulla Sanità nel Lazio.
“Il Lazio è la peggiore regione d’Italia e voi avete il coraggio di venire
in aula a raccontarci che va tutto bene. Dire che il Lazio ha i migliori
risultati d’Italia vuol dire che non avete un buon sistema di monitoraggio e
che interpretate i dati soltanto come conviene a voi – ha aggiunto Barillari
– Ci sono centinaia di foto di inaugurazioni e sale tirate a lucido soltanto
per quel giorno: noi siamo andati in quegli ospedali dopo le vostre finte
inaugurazioni. Nei pronto soccorso ci sono 8 o 10 ore di attesa: avete speso
milioni di soldi pubblici per ristrutturarli e poi lasciare l’emergenza”.
Alcune fonti “dicono che non si esce dal commissariamento per lotte interne
al Partito Democratico ma l’ipotesi più accreditata è che l’uscita dal
commissariamento avverrà poco prima delle elezioni regionali” per utilizzare
questo “a fini elettorali”, ha concluso Barillari.

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SANITÀ, ABBRUZZESE (FI): SU SISTEMA LAZIO ZINGARETTI HA ‘LE
VISIONI'”
“Il sistema sanitario regionale tratteggiato oggi
in aula da Zingaretti, durante il consiglio regionale straordinario sulla
sanità, esiste evidentemente solo nella sua fantasia, o forse nel suo
sistema ideale, che è cosa ben diversa da quello che accade realmente e
quotidianamente nei territori del Lazio”.
Così, in una nota, il Presidente della Commissione speciale Riforme
istituzionali Mario Abbruzzese, a margine dei lavori. “Per Zingaretti infatti
va tutto bene, il risanamento economico va a gonfie vele, le assunzioni si
fanno e anzi si faranno con cadenza triennale, le case della salute sono la
svolta epocale, i pronto soccorso sono ampiamente bilanciati dagli ambulatori
di cure primarie e le liste di attesa si risolveranno con un suo decreto,
entro un mese massimo due – prosegue – Questa in sintesi la sua visione,
perché di visione si tratta, del sistema sanitario. Una visione che stride
profondamente con i casi di malasanità nel Lazio, con le file interminabili
nei pronto soccorso, con i tempi di attesa di un anno per prestazioni
diagnostiche, con i deficit economici di molte strutture ospedaliere del
Lazio,  con gli insufficienti LEA che quotidianamente i cittadini sono
costretti a sperimentare sulla propria pelle. Non è rappresentando una
realtà completamente difforme dal quotidiano che si possono pensare di
risolvere i problemi sanitari, ma con politiche mirate ed improntate ad
aumentare di molto l’efficienza e l’efficacia del servizio sanitario
regionale, che ad oggi non è assolutamente in grado di svolgere il proprio
ruolo”.

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SANITÀ, LORENZIN: REGIONE PUNTI SU INVECCHIAMENTO ATTIVO
“PREPARARSI A SCREENING PRECOCE; REGIONE POTREBBE ESSERE MODELLO”

“Avendo una popolazione anziana molto
consistente, la Liguria dovrebbe puntare sull’ageing. Il sistema
sanitario dovrebbe concentrarsi sull’invecchiamento attivo e sano
e potrebbe diventare anche un modello a livello nazionale”. Lo
dice il ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, oggi a Genova
al termine dell’incontro con il presidente della Regione Liguria,
Giovanni Toti, la vicepresidente, Sonia Viale, e i direttori
generali delle Asl liguri.
“Abbiamo parlato del riassetto organizzativo del sistema
sanitario- spiega il ministro- affrontando alcune tematiche
particolari come quella socio-assistenziale. Ho detto ai
direttori che bisognera’ prepararsi, come stiamo facendo a
livello ministeriale, per il reclutamento dei pazienti e gli
screening precoci per i nuovi farmaci contro l’Alzheimer che
avremo a partire dalla prima meta’ del 2017”.

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