SANITÀ. SALTA COMMISSIONE SU RIORDINO ASL, MA DA GENNAIO CAMBIANO
SBARDELLA: “VORREI LEGGE IN CONSIGLIO”. MA ZINGARETTI PUÒ PROCEDERE
Nell’ultima seduta l’opposizione ha criticato l’assenza di una relazione allegata al testo unificato. La relazione adesso c’è e l’agenzia Dire l’ha presa in visione. Il documento illustra i 5 articoli. L’articolo 1 individua la nuova configurazione delle Asl: Asl Roma 1 (dalla fusione di RmA e RmE), Asl Roma 2 (dalla fusione di RmB e RmC), Asl Roma 3 (RmD), Asl Roma 4 (RmF), Asl Roma 5 (RmG) e Asl Roma (RmH). Il comma 3 dell’articolo, inoltre, in conformita’ a quanto previsto dal Defr 2016, prevede un futuro intervento del Consiglio regionale per ridurre a 6 il numero delle Asl del Lazio, tenendo conto degli ambiti territoriali di Roma capitale, della Città Metropolitana di Roma Capitale e delle Province. L’articolo 2 prevede l’abrogazione del comma 24 dell’art. 2 della legge n. 17/2014 e del comma 1 dell’art. 6 della legge n. 18/2014, tenuto conto della cessata natura di azienda ospedaliera del San Filippo Neri. L’articolo 3 prevede una disposizione transitoria tesa a delimitare gli ambiti di applicazione dell’abrogato comma 24 dell’articolo 1 della legge di stabilità per il 2015. L’articolo 4 chiarisce che la legge non comporta nuovi oneri a carico del bilancio regionale. L’articolo 5, infine, disciplina l’entrata in vigore della legge. Dall’1 gennaio le Asl romane cambieranno volto, con o senza una proposta di legge regionale. La commissione Politiche sociali e salute, che domani avrebbe dovuto affrontare il testo unificato delle proposte di legge n. 48, 286 e 290, è stata sconvocata nel giro di ventiquattr’ore in favore dei lavori per il bilancio e la legge di stabilità 2016, nonostante nelle ultime due sedute maggioranza e opposizione non siano riuscite a mettersi d’accordo. Eppure le ‘condizioni’ per dare il via a un lavoro comune, abrogando il comma 24, art. 2 della legge n. 17/2014 e affidando al Consiglio regionale l’attuazione dell’obiettivo di riduzione delle Asl, c’erano tutte. Adesso il pallino e’ in mano alla Regione e al presidente-commissario Zingaretti, che dovra’ decidere se infilare la proposta di legge nel bilancio o avvalersi della norma già esistente.
“Non so cosa deciderà di fare la Giunta – ha detto all’agenzia Dire il consigliere del Gruppo Misto, Pietro Sbardella, che propose la riunificazione delle tre proposte – Per quanto mi riguarda vorrei che il disegno complessivo di riordino delle Asl fosse in capo al Consiglio regionale. Questa legge avvrebbe bisogno di tempo per essere elaborata“.
SANITÀ, CANGEMI (NCD): “ZINGARETTI CHIUDA INUTILE CABINA REGIA, BASTA ANNUNCI”
“Zingaretti promette nuove investimenti in sanità con il ricavato del recupero dell’evasione ticket. Stendiamo un velo pietoso sulle modalità con cui è stata condotta un’operazione pasticciata che ha creato notevoli disagi a migliaia di persone, cosa nota a tutti nonostante l’edulcorata versione proposta da Zingaretti alla commissione affari sociali della Camera; detto ciò il governatore la smetta una buona volta di fare annunci. Cominci a risparmiare dando per primo l’esempio e chiudendo l’inutile e costosa Cabina di regia per la sanità assegnata a un trombato della politica“. È quanto dichiara Giuseppe Cangemi, consigliere Ncd della Regione Lazio.
SANITÀ, SANTORI: ZINGARETTI RIDUCE EQUIPAGGIO AMBULANZE, SCELTA GRAVISSIMA
“E’ inaccettabile che il presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti continui a modificare, con decreto, alcuni pilastri normativi presenti nelle leggi regionali a tutela dei malati calpestando maldestramente la prerogativa legislativa in capo al Consiglio Regionale, così come costituzionalmente e statutariamente riconosciuta. Questa volta però il tema è la vita delle persone in situazioni di emergenza. Zingaretti ha deciso di poter rimodulare la composizione dell’equipaggio delle ambulanze da tre elementi a due. Una scelta gravissima poiché più volte, in altre regioni, gli equipaggi interessati dalla riduzione di organico sono stati costretti a chiedere l’intervento di un’altra ambulanza in supporto per portare a buon fine l’intervento assegnato, con conseguenti ritardi e pesanti disagi per l’utenza oltre a diminuire di fatto la tutela e la salvaguardia della salute dei cittadini in situazioni di emergenza“. Così in una nota Fabrizio Santori, consigliere regionale del Lazio che sul tema ha presentato un’interrogazione immediata.
“La legge regionale 49/89 – prosegue la nota – disciplina il servizio di trasporto infermi da parte di istituti, organizzazioni ed associazioni private e prevede che tutti gli equipaggi debbano essere composti obbligatoriamente da 3 elementi: autista/soccorritore, soccorritore qualificato e infermiere professionale e in caso di mezzi di soccorso avanzato la sostituzione del soccorritore qualificato con il medico. Purtroppo il DCA n. 518 del 02.11.2015 firmato da Zingaretti modifica la legge regionale prevedendo per l’ambulanza di soccorso un equipaggio minimo costituito da sole due persone. Fermo restando, che dopo l’accorpamento delle Asl, le prerogative del Consiglio Regionale in materia legislativa sono state nuovamente esautorate ci chiediamo se tale provvedimento sia stato emanato per permettere all’Ares 118 di assegnare l’appalto delle ambulanze, già oggetto di numerose controversie, ad una realtà che in tal modo ridurrà i servizi sulla pelle della gente comportando gravi ricadute sul personale e il conseguente licenziamento delle unità in esubero. Anche questa, sono certo, potrebbe essere materia della Procura della Repubblica e della Corte dei Conti“.
SANITÀ. TICKET, ZINGARETTI: NIENTE ERRORI CON RICETTA ELETTRONICA
“AD OGGI HANNO ADERITO 95,5% MEDICI E 99,6% FARMACIE”
“Oggi molti errori che si sono verificati negli anni passati sul pagamento dei ticket non sarebbero più possibili. Stiamo infatti procedendo con la digitalizzazione dell’intero sistema sanitario. La ricetta elettronica per la farmaceutica oggi è una realtà per tutto il Lazio: hanno già aderito, da quando è stata lanciata questa innovazione il 95,5% dei medici di medicina generale e il 99,6% delle farmacie“. Lo ha detto il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, durante l’audizione in commissione Affari sociali della Camera, sulla vicenda dei ticket sanitari.
“Da questo dicembre anche i medici delle strutture pubbliche sanitarie della regione Lazio, ospedali e Asl, potranno prescrivere le ricette farmaceutiche in modalità dematerializzata – ha spiegato Zingaretti- in poche settimane, abbiamo già raggiunto un’adesione di circa il 60%. E dal 2016 la ricetta elettronica arriverà anche per la medicina specialistica“.
SANITÀ. TICKET, ZINGARETTI: RISORSE FINANZIERANNO NUOVI SERVIZI
“DA NUOVA OSTETRICIA A UMBERTO I A CENTRO TRAPIANTI SAN CAMILLO”
“Con l’azione avviata stiamo riportando giustizia tra i cittadini del Lazio e recupereremo risorse che andranno totalmente a finanziare nuovi servizi sociosanitari. Posso già comunicare che stiamo procedendo all’individuazione delle opere a cui destinare le risorse recuperate: finanzieremo progetti ad hoc, fra i quali la nuova ostetricia ginecologia del Policlinico Umberto I, il potenziamento del centro trapianti di cuore dell’ospedale San Camillo, gli interventi nei pronto soccorso delle province del Lazio“. Lo ha detto il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, durante l’audizione in commissione Affari sociali della Camera, sulla vicenda dei ticket sanitari.
“Quando le opere saranno pronte e le andremo a inaugurare – ha aggiunto Zingaretti- segnaleremo che sono state finanziate con le risorse recuperate dall’evasione dei ticket“.
SANITÀ. TICKET, ZINGARETTI: IN 5 SETTIMANE RECUPERATI 9 MLN
“I PAGAMENTI EFFETTUATI SONO CIRCA 90 MILA”
“La validità dell’intera operazione è testimoniata dai numeri. L’attività di recupero, sotto il profilo economico, sta infatti dando risultati molto importanti. Nelle prime cinque settimane di operatività gli incassi ammontano a 9 milioni di euro. I pagamenti effettuati sono circa 90.000“. Lo ha detto il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, durante l’audizione in commissione Affari sociali della Camera, sulla vicenda dei ticket sanitari.
SANITÀ. TICKET, ZINGARETTI: EVASI 40 MLN TRA 2009-2010
AUDIZIONE ALLA CAMERA: “MI SCUSO PER DISAGI, MA OPERAZIONE NECESSARIA”
“Di fronte al forte sospetto di anomalie, per la prima volta nel Lazio abbiamo messo a punto un sistema per la verifica sistematica di tutte le attestazioni finalizzate all’esenzione per reddito dalla compartecipazione alla spesa farmaceutica e specialistica presentate dai cittadini, sul periodo 2009-2010. Alla fine di questo processo e’ risultato erroneo un totale di 235.000 esenzioni, per una presunta evasione di circa 40 milioni di euro“. Lo ha detto il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, durante l’audizione in commissione Affari sociali della Camera, sulla vicenda dei ticket sanitari.
“Una volta concluse le verifiche, siamo quindi partiti con l’azione di recupero – ha spiegato Zingaretti- Per quanto riguarda le modalità, abbiamo individuato l’avviso bonario quale prima fase del procedimento di recupero, con l’obiettivo di favorire il contraddittorio con il cittadino, consentendo allo stesso di regolarizzare spontaneamente la propria posizione nei 90 giorni di tempo consentiti o di presentare all’amministrazione l’eventuale documentazione per la rideterminazione o l’annullamento della pretesa regionale. In data 8 ottobre è iniziato il processo di invio degli avvisi ai cittadini ritenuti inadempienti, scaglionato in tre tranche successive“. Zingaretti ha sottolineato che “nei giorni immediatamente successivi al recapito degli avvisi, si sono venute a creare alcune situazioni di disagio, presso gli sportelli regionali. Mi scuso per questo, ma anche a costo di questi disagi abbiamo fatto un passo in avanti nel rapporto di trasparenza con i cittadini. Difficoltà, in ogni caso, limitate ai primi 10 giorni dell’operazione e oggi completamente superate“.
SALUTE, GEMELLI: 3 BOLLINI ROSA, FRA GLI OSPEDALI PIÙ ‘AMICI DELLE DONNE’
“Il Policlinico Universitario Agostino Gemelli di Roma si conferma ospedale ‘amico delle donne’. Per la terza volta ha ottenuto il riconoscimento dei 3 Bollini Rosa (il massimo previsto) dell’Osservatorio Nazionale sulla Salute della Donna (Onda) per il biennio 2016/17 che lo confermano quale ospedale attento alla salute femminile. La cerimonia di premiazione si è svolta stamattina a Roma presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri. Per il biennio 2016-2017 sono 249 gli ospedali italiani premiati: 82 hanno ottenuto il massimo riconoscimento (tre bollini), 127 due bollini e 40 un bollino. Il Gemelli è una delle 6 sole strutture ospedaliere del Lazio ad avere ottenuto i 3 Bollini“. Così una nota del policlinico Agostino Gemelli.
“Tre i criteri di valutazione con cui sono stati giudicati gli ospedali candidati ai Bollini da Onda, che dal 2007 attribuisce ogni biennio questo riconoscimento: la presenza, all’interno delle aree specialistiche di maggior rilievo clinico ed epidemiologico, di servizi rivolti alla popolazione femminile, appropriatezza dei percorsi diagnostico-terapeutici, a garanzia di un approccio alla patologia in relazione alle esigenze della donna, e offerta di prestazioni aggiuntive legate all’accoglienza in ospedale e alla presa in carico della paziente, come la telemedicina, la mediazione culturale e il servizio di assistenza sociale. Sono tutte caratteristiche presenti e particolarmente sviluppate nelle strutture di assistenza, cura e ricerca del Polo della Salute della Donna e del Bambino del Policlinico Gemelli“.
“Ringrazio davvero Onda per questo riconoscimento, che premia l’impegno di tutto il personale medico e sanitario del Gemelli, in particolare di chi si occupa quotidianamente della tutela della salute delle donne – ha affermato il Direttore Generale del Policlinico A. Gemelli Enrico Zampedri – Il nostro Policlinico vuole essere sempre di più un ospedale vicino alle donne e alle loro esigenze; il nostro impegno si esprime nell’offerta delle terapie migliori, ma anche nella ricerca e nella formazione affinché tutte le patologie di genere, specialmente quelle oncologiche, possano essere combattute nel modo più efficace. Tutti ci impegniamo affinché quotidianamente queste azioni i svolgano avendo come fine la cura globale della persona, anche negli aspetti non propriamente medici e sanitari, accompagnando ogni donna nel suo percorso ospedaliero anche sul piano psicologico, sociale e familiare“.