A causa delle lunghe liste di attesa della sanità pubblica e dei costi proibitivi di quella privata, nel 41,7% delle famiglie almeno una persona in un anno ha dovuto rinunciare ad una prestazione sanitaria, 3 milioni di italiani non sono autosufficienti.
Gli italiani pagano di tasca propria il 18% della spesa sanitaria totale, cioè oltre 500 euro procapite all’anno. Il 53% degli italiani dichiara che la copertura dello stato sociale si è ridotta e paga di tasca propria molte delle spese che un tempo venivano coperte dal sistema di welfare nazionale (Fonte: Il Sole 24 Ore del 12.11.2015).
Dopo questa premessa, per quanto riguarda la situazione della città di Latina, il SSN copre ormai solo poche prestazioni, per cui gli utenti che si trovano in seria difficoltà economica a causa della crisi generale, non sanno a chi potersi rivolgere.
Noi di Latina Città del Sole, pensiamo ad una soluzione che possa alleggerire l’onere delle spese sanitarie di base, introducendo la cosiddetta “sanità di quartiere”.
I pazienti che usufruiranno di questo servizio, potrebbero essere indirizzati a strutture private alternative a quelle della USL di appartenenza, che verranno precedentemente individuate certificate e concordate, tramite la verifica tra l’Amministrazione Comunale e gli stessi operatori sanitari.
Tale procedura garantirebbe:
Questo favorirebbe uno stile di vita assolutamente nuovo e migliorerebbe nei cittadini la percezione che l’Amministrazione Comunale accoglie le situazioni di disagio collettivo e se ne fa carico, essendo la salute (e il benessere), un bene primario.
Ciò porterebbe inoltre un risparmio consistente per tutta la collettività.
Essendo poi Latina uno dei territori in cui vi è stato un aumento dei tumori della tiroide, a causa della presenza della centrale nucleare di Borgo Sabotino, attualmente dismessa, anche per la fascia d’età sotto i 20 anni, noi di Latina Città del Sole, siamo favorevoli all’introduzione di uno screening per la popolazione.
Un controllo preventivo che potrebbe cambiare favorevolmente la vita dei cittadini.
Dott.ssa Daniela Boaretto