Ance ha lanciato ufficialmente la sfida per un confronto concreto con le amministrazioni locali per fare diventare la legge regionale sulla Rigenerazione urbana una opportunità per il territorio. Lo ha ribadito il presidente dell’Associazione dei costruttori edili della provincia di Latina, Pierantonio Palluzzi, nel corso del suo intervento al convegno organizzato dall’associazione nell’antica infermeria di Fossanova. Una platea qualificata, composta da oltre trecento persone fra imprenditori edili, tecnici del settore, amministratori locali e dirigenti pubblici, si è confrontata con Manuela Manetti, direttore urbanistica e mobilità della Regione Lazio e con Francesco Raffaelli, proprio per parlare dell’interpretazione di questa legge regionale e dei metodi di applicazione, rispetto alle scelte degli enti locali.
A fare gli onori di casa, oltre a Palluzzi, anche il presidente di ANCE Frosinone, Domenico Paglia, il presidente di ANCE Lazio Domenico Merlani e i presidenti degli ordini professionali Giovanni Andrea Pol, Massimo Rosolini e Sandro Mascitti che hanno voluto portare il saluto degli ingegneri, architetti e dei geometri. Nella sua relazione Pierantonio Palluzzi ha posto l’accento sulle difficoltà che il settore delle costruzioni sta vivendo da ormai più di dieci anni: “Dati alla mano – ha affermato Palluzzi nel corso del suo intervento – siamo passati in ambito nazionale dai 185 miliardi di euro di investimenti complessivi ai 122 del 2017 con una flessione di 60 miliardi di euro. Sono numeri incredibili di cui nessuno sembra interessarsi”. Ed è un altro numero a raccontare la gravità del momento su cui il presidente di ANCE Latina accende un riflettore: “In dieci anni abbiamo avuto quasi 600mila occupati in meno. Si parla delle crisi di numerose aziende, delle multinazionali ma questi numeri sembrano non destare interesse né preoccupazione. Quasi 600mila occupati in meno – ha ripetuto Palluzzi – e questo dato influisce pesantemente anche nel Lazio e nei nostri territori”. Palluzzi, ricordando i numeri relativi alla flessione degli investimenti nel settore delle opere pubbliche “siamo passati da 42 miliardi a circa 20 in dieci anni”, ha anche rilanciato il ruolo dei Comuni che negli ultimi anni hanno tagliato le spese in conto capitale di oltre il 50% con un conseguente abbassamento degli investimenti per le opere pubbliche. “Il settore delle costruzioni – ha poi aggiunto il presidente di ANCE Latina – regge nelle manutenzioni straordinarie dove le cifre si attestano sui 20 punti percentuali in più rispetto agli anni scorsi. Ed è qui che il legislatore è intervenuto con la legge sulla rigenerazione urbana, proprio per sostenere quella che è parsa subito una opportunità. E’ evidente che a questo punto le amministrazioni locali devono fare la loro parte – ha affermato ancora Palluzzi – visto che, per citare un esempio, in provincia di Latina ad un anno dall’approvazione da parte del Consiglio regionale, sono solo due le amministrazioni che l’hanno fatta propria: Priverno e Ponza.
Ci sono articoli di questa legge che necessitano, per l’adozione, di una decisione delle amministrazioni comunali e dei relativi passaggi in Consiglio. Non possiamo perdere altro tempo – ha concluso Palluzzi riferendosi alla platea composta anche da numerosi amministratori e dirigenti dei comuni delle due province – è una sfida che possiamo raccogliere per i nostri territori, per riqualificarli nel rispetto delle regole e per dare una spinta ad un settore che risente ancora della grave crisi degli ultimi anni. Noi, come ANCE, siamo pronti a fare la nostra parte e per questo abbiamo avviato una seria collaborazione con gli ordini professionali, siamo certi che le amministrazioni locali non vorranno essere da meno”. Un appello, quello di ANCE, raccolto nel suo indirizzo di saluto dal presidente della Provincia Carlo Medici: “E’ una buona legge – ha affermato Medici che riveste anche il ruolo di sindaco di Pontinia – che va attuata nel più breve tempo possibile perché molte porzioni del territorio hanno bisogno di una rigenerazione urbana. C’è uno sforzo da fare da parte dei Comuni ”. I tecnici della Regione Lazio intervenuti, dopo la loro relazione, hanno avuto modo di rispondere alle numerose domande della platea soprattutto sull’interpretazione della norma e sull’applicazione della stessa da parte delle amministrazioni locali che, hanno ribadito in più occasioni “hanno un ruolo centrale nel rispetto della loro identità istituzionale”. All’evento, a cui ha partecipato portando i saluti dell’amministrazione di Priverno, anche l’assessore all’urbanistica Roberto Antonini, hanno preso parte anche i consiglieri regionali Enrico Forte, Salvatore La Penna e Gaia Pernarella.