‘Irreversibile è solo il termine del mandato del ministro Patroni Griffi allorquando la parola tornerà, come è giusto che sia, al corpo elettorale e ad un parlamento nuovamente rappresentativo di quelle istanze localiste avversate dal ministro”. Così il presidente della Provincia di latina Armando Cusani commenta l’approvazione da parte del Consiglio dei ministri del decreto legge di riforma delle Province. “Non c’è nessuna riottosità ad un processo necessario – aggiunge Cusani – purché frutto di un percorso rispettoso delle regole che il Paese democratico si è dato. Non è questa la riforma istituzionale di cui il Paese ha bisogno: questo è solo l’ennesimo succedaneo, inadeguato e capace di produrre solo ulteriore inefficienza e fonti di spreco. Le nuove circoscrizioni che nasceranno dalle ceneri dell’accorpamento avranno dimensioni ingestibili da parte di una governante lontana dalla gente. Nel Lazio si genererà una maxi provincia da 1.053.859 abitanti, distribuiti su 124 comuni insistenti su 5.495 chilometri quadrati, pari alla regione Liguria. Leciti appaiono pertanto i motivi di preoccupazione per l’assetto della nostra regione. Il rigore, il contenimento delle spese, la razionalizzazione delle risorse sono i temi dell’emergenza che non può annichilire la portata del dibattito politico su riforme istituzionali serie e necessarie ad invertire la rotta. Il ministro ha svolto i compiti a casa cancellando le Giunte, fissando termini di scadenza come fossimo prodotti deperibili, ancora una volta abdicando al ruolo affidatogli: servire il Paese”.