Latina oggi compie 86 anni e ricorda la sua origine, dalla palude alla bonifica integrale, per realizzare la città nuova, voluta da Mussolini e dal suo regime fascista. Da Littoria, 18 dicembre 1932 a Latina di oggi. Una città che, negli anni, si è trasformata, da agricola in industriale, fino al terziario avanzato e all’attuale crisi, fatta di licenziamenti e cassa integrazione, per i colpi ricevuti dalla globalizzazione. Dagli splendori del razionalismo degli anni trenta, ad alcune brutture urbanistiche degli anni del boom edilizio, infarcito di speculazione selvaggia.
Eccola Latina di oggi, con la sua ZTl, i suoi palazzi, ormai decrepiti che ricordano gli anni trenta.
Oggi si ripensa al passato per costruire meglio il futuro ha detto il sindaco Coletta, eppure si sente che la città vorrebbe rivivere un nuovo splendore per questo la giunta ha in animo la nuova pavimentazione di piazza del Popolo e il restyling dei palazzi di fondazione. Alle 9,30 sfileranno i sindaci del passato e in piazza del Quadrato ci sarà la tradizionale cerimonia con la deposizione della corona d’alloro al monumento del bonificatore. La novità di quest’anno, voluta dal nuovo assessore alla cultura Di Francia sarà il videomapping Le luci della città con proiezioni ogni 15′, fino alle 20,30 a Palazzo M e in piazza del Popolo.
E’ solo un caso che 139 anni fa nacque, vicino Berna, in Svizzera, uno dei grandi pittori del novecento, Paul Klee che sviluppò la sua arte specialmente negli anni 30. “L’arte ,affermava,non riproduce ciò che è visibile, ma rende visibile ciò che non sempre lo è”
Così è Latina. Riesce a rendere visibile le cose, che spesso sfuggono, una città originale, nata in pieno inverno, durante un regime che soffocò la libertà, ma che è riuscita a riscattarsi e ad andare oltre.
MM