Nei giorni scorsi presso la sede di Confindustria Latina in via Montesanto 8, il Presidente Paolo Marini e il Direttore Generale Sergio Viceconte hanno incontrato i Segretari Territoriali di Latina della CGIL Anselmo Briganti, della CISL Ewa Blasik e della UIL Luigi Garullo, ed hanno stipulato un importante accordo, declinando su base provinciale quanto siglato il 24 aprile u.s. da Confindustria nazionale e le rispettive Segreterie Generali delle OO.SS.
L’accordo vuole facilitare l’applicazione da parte delle imprese delle norme sulla detassazione del salario di produttività nei contratti sottoscritti a livello aziendale o territoriale. L’intesa tra le parti sociali intervenute, in attuazione del DPCM del 22 gennaio 2013, rappresenta una svolta significativa nell’ambito delle relazioni industriali, attestando la ritrovata unità sindacale a livello nazionale, e rappresenta una evoluzione dell’accordo interconfederale del 28 giugno 2011.
“L’accordo sottoscritto rappresenta un passo in avanti importante – così i Segretari Territoriali di CGIL, CISL e UIL – agendo sulla leva dei premi di produttività e degli orari di lavoro. L’obiettivo è infatti quello di portare ai lavoratori più soldi in busta paga e di favorire contestualmente la pratica della contrattazione di secondo livello, in termini sia quantitativi sia qualitativi.”
“Tale intesa rientra nelle azioni che Confindustria sta portando avanti nell’ottica di una sempre maggior fattiva sinergia con le organizzazioni sindacali – spiega il Direttore Generale dell’Associazione Industriali pontina Sergio Viceconte – poiché la crescita della produttività e della competitività delle imprese passa attraverso un confronto diretto tra le parti sociali che trova nell’azienda, la sede privilegiata per l’individuazione degli strumenti più opportuni. I risultati che ne scaturiranno – conclude Viceconte – potranno contribuire ad arginare gli effetti negativi di una crisi sempre più avvolgente, e a fornire elementi importanti sia per l’auspicata ripresa economico-produttiva delle nostre imprese, sia per il miglioramento delle condizioni dei lavoratori“.