giovedì 21 Novembre 2024,

Regione

Ξ Commenta la notizia

Latina. Analisi sulla logistica in provincia di Latina

scritto da Redazione
Latina. Analisi sulla logistica in provincia di Latina

Le ACLI Provinciali di Latina hanno accolto con interesse il dibattito aperto dai dirigenti politici che hanno riportato l’attenzione sulla questione della logistica, in particolare i rappresentanti del PD.

La logistica, afferma il Presidente Maurizio Scarsella, ha rappresentato un settore strategico incompiuto per la provincia di Latina, che non ha visto il suo completamento negli anni “ricchi” della Cassa del Mezzogiorno.

La portualità a Gaeta e a Latina, la Fondi-Ceprano, la pedemontana di Formia, il completamento della strada 156, la nuova strada Roma – Latina e la Cisterna – Valmontone sono le occasioni mancate fino ad ora; è importante dare una svolta con la strada che ci collega alla Capitale.

La questione della logistica però dovrebbe partire dalle risorse e dalle strutture utilizzabili o potenzialmente utilizzabili.

La Presidenza delle ACLI Provinciali di Latina propone di coinvolgere le facoltà di Ingegneria ed economia  di Latina per predisporre una conferenza comprensoriale per amministratori locali e imprenditori al fine di sviluppare una formazione continua utile per razionalizzare le strutture esistenti.

Il Mercato Ortofrutticolo Fondano, il Porto di Gaeta, le aree industriali dei consorzi del Sud e del Nord della provincia, la cantieristica navale, il comparto agricolo e quello ittico hanno perso competitività negli anni proprio per la mancanza di una efficiente logistica, che è elemento strategico nelle dinamiche sociali ed economiche di un territorio.

Nicola Tavoletta, Direttore delle ACLI Provinciali di Latina, conferma l’impegno nel voler mettere insieme una alleanza per migliorare le conoscenze logistiche degli amministratori locali e degli imprenditori, coinvolgendo anche con spirito sociale l’Istituzione Universitaria e gli enti di formazione competenti;  una formazione utile per offrire competenze necessarie.

Nicola Tavoletta  inoltre evidenzia come sia necessario che le Amministrazioni comunali inizino a dotarsi dei “Piani dei Tempi”.

I “Piani regolatori dei Tempi” è un ottimo strumento di conciliazione e razionalizzazione territoriale, adeguando e armonizzando l’organizzazione spaziale e temporale delle risorse urbane.

In tanti comuni europei il tempo è oggetto di pianificazione da parte dell’ente pubblico in funzione di una migliore conciliazione dei tempi familiari e dei tempi di lavoro .

Sulla base di questi presupposti già la Regione Lombardia , con la L. R.  28 ottobre 2004, finanzia progetti volti a promuovere il coordinamento e l’amministrazione dei tempi e degli orari delle città.

www.aclilatina.org

 

Il Terzo Settore, afferma Nicola Tavoletta, ha un valore nel proprio profilo identitario sociale per poter predisporre tale innovazione nell’amministrazione pubblica, sostenendola ed integrandola in un’azione di recupero delle risorse temporali e spaziali esistenti.

La disponibilità del Terzo Settore rappresenterebbe un valore aggiunto per chi amministra il territorio e l’economia, facendo emergere e utilizzando strumenti operativi innovativi.

La riforma del Terzo Settore legittima completamente tale funzione nello sviluppo del territorio.

Oggi quello che non si recupera nelle dimensioni spaziali lo si potrebbe recuperare nelle conciliazioni temporali.

Il valore del tempo, poi, non ha solo un peso economico o funzionale, ma ha una patrimonialità etica fondamentale nella visione sociale che contraddistingue le ACLI; le relazioni umane vivono nel tempo prima che nello spazio.

Le ACLI porranno tale tema agli Amministratori locali, ma contestualmente si adopereranno per mettere in campo un programma di seminari sulla razionalizzazione della logistica per condividere competenze con gli amministratori pubblici e privati e, poi, chiederanno ad ogni Comune di adottare dei Piani regolatori dei tempi.

Rispondi alla discussione

Facebook