«Anche sui bilanci di ABC la giunta Celentano esce dal perimetro delle proprie competenze per assumere quelle del Consiglio comunale. Una grave e reiterata violazione che, nel caso specifico, alimenta dubbi sulla trasparenza dei conti dell’azienda speciale, nonché sulle verifiche istruttorie condotte dalla due diligence e i cui esiti non sono stati ancora messi a conoscenza dei consiglieri comunali». Così il capogruppo del M5S, Maria Grazia Ciolfi, a margine del consiglio comunale in cui la maggioranza approva il bilancio consolidato relativo all’esercizio 2023.
Al momento del voto la consigliera ha abbandonato l’aula. Ciò che contesta non è la mancata approvazione in Consiglio dei bilanci di ABC: «La Corte dei Conti rende legittimo il via libera al consolidato senza questo passaggio. Questi importanti documenti, però, dovevano essere sottoposti all’attenzione dei consiglieri comunali non 15 giorni fa come è stato fatto, ma a maggio, quando il CdA dell’azienda li ha trasmessi alla sindaca, ai revisori dei conti e al presidente dell’assise. Per di più il bilancio del 2022 ci è stato fornito solo grazie a una mia richiesta ufficiale e avrebbe dovuto essere inviato al consiglio più di un anno fa».
«Dal presidente Tiero in particolare – continua Ciofi – ci saremmo aspettati ben altro comportamento visto che da Regolamento sul funzionamento del Consiglio è chiamato a tutelare le prerogative dei consiglieri comunali e garantire l’esercizio effettivo delle loro funzioni».
La mancata condivisione dei bilanci e il mancato deposito degli stessi al Registro Imprese – ha rilevato Ciolfi in aula – rappresentano una violazione delle norme che regolano l’azienda speciale, per l’esattezza l’articolo 114 del TUEL e l’articolo 32 dello statuto di ABC. Di fatto l’esecutivo ha deciso di differire la discussione e l’approvazione dei bilanci, sostituendosi alle competenze del Consiglio e privando i consiglieri del loro diritto di controllo. Possono derivare delle sanzioni dal mancato deposito al Registro Imprese?» La domanda è caduta nel vuoto. «E se si chi le pagherà?».
Nel merito del bilancio 2023 il capogruppo del M5S rileva alcune evidenti criticità: «L’azienda ha l’obbligo del pareggio di bilancio, ma ha registrato un utile di oltre un milione a fronte di più di 400mila euro di imposte da pagare e soprattutto di un servizio scadente, frutto di una gestione che ha omesso di utilizzare le risorse disponibili per migliorare i servizi. La città rimane sporca, la raccolta differenziata è al palo, i dipendenti sono insoddisfatti e la TARI è la più alta d’Italia. Paradossalmente questo utile, che in un’azienda privata sarebbe motivo di orgoglio, risulta dannoso per un’azienda che non reinveste questi soldi in più per ridurre i disagi per i cittadini. E su questo utile ci dobbiamo anche pagare quasi mezzo milione di tasse».
«È il momento di ristabilire trasparenza e delle regole nella gestione di ABC e nel controllo delle partecipate comunali. La città – conclude Ciolfi – merita un servizio efficiente e i cittadini non possono continuare a pagare le conseguenze di una gestione che fino a oggi si è dimostrata discrezionale e fallimentare e che li penalizza economicamente».
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