Il comitato No Biogas Latina invita la Commissione Urbanistica a ratificare l’atto di indirizzo per la realizzazione degli impianti a biogas nel territorio comunale e chiama alle loro responsabilità i consiglieri del Partito Democratico
Il Comitato No Biogas Latina torna a parlare in seguito alla seduta della Commissione Urbanistica di ieri pomeriggio – la quinta sul tema – nella quale si poteva già approvare il regolamento di indirizzo per la realizzazione degli impianti a biogas sul territorio comunale di Latina. Un’approvazione che i cittadini attendono dall’estate scorsa ma che ancora una volta viene rimandata alla luce di non si sa quali motivi od interessi politici.
Durante la discussione di ieri i consiglieri del Pd Fioravante e Mattioli si sono infatti opposti al regolamento presentato in commissione in quanto, secondo loro, la lista dei progetti in itinere – illustrata nelle prime pagine dagli uffici tecnici che hanno redatto la bozza – non sarebbe sufficiente ed esaustiva. Di qui la necessità di una pianta con le varie ubicazioni dei possibili impianti sul territorio.
«Cosa dobbiamo pensare? – commentano dal comitato – Che si stia prendendo tempo perché non si vuole regolamentare la materia? Ora capiamo perché in tutti questi mesi il Partito Democratico della nostra città non è mai stato presente nelle discussioni e non è mai intervenuto a nostro sostegno. Dove sono stati e dove sono gli zelanti consiglieri PD, una volta noti come paladini della difesa dell’ambiente e sempre pronti ad intervenire sulle più disparate questioni? Fosse stato per loro probabilmente oggi ci troveremmo a contare gli impianti già in funzione! Perché non hanno mai preso una posizione univoca sull’argomento? Quello che deve essere chiaro una volta per tutti è che la nostra non è una battaglia politica ma semplicemente un atto di tutela del nostro territorio e della nostra salute – inutile quindi l’attacco di Fioravante alla maggioranza: “non si approvano regolamenti per fare contenti gli amici presenti in sala” (riferendosi a noi del comitato). Noi del Comitato No Biogas Latina non siamo amici della maggioranza o del politico di turno, siamo a favore della buona politica, quella che tutela il territorio dalle speculazioni scellerate, preserva le eccellenze agricole e si fa carico della salute dei suoi cittadini.
Il regolamento, quindi, è necessario ed atto dovuto perché al suo interno sono presenti tutti gli elementi cardine che tutelano il territorio, l’ambiente e i cittadini. Basterebbe leggere attentamente quanto prodotto dagli uffici, su indirizzo della delibera di giunta n. 499 del 29.09.2014, per capire che bisogna approvare il regolamento quanto prima. Perché mentre noi siamo qui a parlare e sparlare, a chiedere mappe e ad avanzare richieste, nelle morsa di una legislazione nazionale a maglie larghe, altri progetti di impianti a biogas vengono presentati a questo o quell’altro ufficio comunale (SUAP, ambiente, urbanistica). Tornando al principio, dunque, crediamo non sia così essenziale sapere se ci sono 15 o 18 progetti presentati e se sono ubicati in questo o in quel posto. Oppure, come già richiesto da Mattioli le volte scorse, si vorrebbe zonizzare la problematica creando di fatto cittadini e territori di serie A e di serie B? Questo vorrebbe dire indurre a speculazioni su porzioni di territorio!».
Il comitato No Biogas Latina rivolge un unico invito ai consiglieri tutti: «Questa non è una questione politica: si approvi subito il regolamento per gli impianti a biogas e poi si avrà modo, in sede di consiglio comunale, organo cui spetta l’approvazione ultima, di emendare qualsiasi “miglioria” utile a rinforzare uno strumento necessario ad evitare che il nostro territorio agricolo sia messo sotto assedio da questi impianti insalubri».
Intanto il Comitato No Biogas Latina invita tutta la cittadinanza il prossimo 9 aprile ad un’assemblea pubblica che si terrà alla Chiesuola alle 19:30 presso il Ristorante “Al Fogolar” dove interverrà il Sindaco di Latina Giovanni Di Giorgi. Un’occasione per fare il punto sulle attività svolte, sulla situazione attuale e sulle prospettive, esattamente un anno dopo l’inizio della battaglia.