La notizia secondo la quale è probabile il conferimento dei rifiuti (in parte o in tutto) provenienti dalla provincia di Roma può sembrare la scusa di alcuni a sviare l’attenzione dei veri problemi di 40 anni e per la campagna elettorale di qualcuno a corto di argomenti.
Intanto, per chi è stato attento e non ha dormito sui banchi della Pisana a Roma o di via Costa e Piazza del Popolo a Latina, non è una novità, era già previsto dal piano regionale dei rifiuti che a Borgo Montello potessero arrivare i rifiuti nella parte residuale.
E’ vero che per qualcuno di questi, ritenuto non ricandidabile alla Pisana, dal suo partito, per non aver vigilato e denunciato le ruberie della destra, del pdl e dell’udc, i festini e bagordi con dissipamento delle risorse pubbliche, c’è il premio della candidatura in parlamento.
Ma l’incapacità o l’inattività o la mancanza di conoscenza e sensibilità di alcuni (tanti politici e amministratori) non si può nascondere con la gazzarra in atto spostando il problema.
Secondo il consigliere comunale di Latina “Il 2012 si è portato via il servizio di controllo di quello che accade nell’area di della discarica del Montello. Il servizio di monitoraggio idrogeologico nell’ambito della discarica è terminato. La ragione è la mancanza dei fondi.”
Secondo invece l’intervista al commissario regionale dell’ArpaLazio Carrubba di oggi al TGR “i cittadini di Latina possono stare tranquilli“. Infatti a luglio nella commissione regionale sull’inquinamento della discarica di Borgo Montello lo stesso Carrubba confermava il diffuso inquinamento di tutta l’area di Borgo Montello derivante dalla presenza della discarica. Inoltre Carrubba evidenziava l’illegalità del conferimento della discarica del tal quale, cioè dei rifiuti non differenziati, nè trattati.
Eppure l’inquinamento diffuso, le falde inquinate sembrano interessare poco gli amministratori e i candidati che si scoprono all’improvviso salvatori della patria, dopo esser state cellule dormienti.
In altre parole dovrebbero spiegare come mai temono tanto i rifiuti di Roma? forse inquinano o puzzano più di quelli della provincia di Latina?
Questa nuova protesta campanilista che fa sempre leva sulla superficialità anche per nascondere gli errori del passato e del presente di loro stessi e dei loro partiti che per decenni hanno ignorato il problema cerca solo di spostare l’attenzione.
Ma l’inquinamento e quindi la necessità di bonifica rimangono, come di avere informazioni.
Come mai nessuno parla, per esempio, dei progetti che gravano nell’area o della sospensione della ricerca dei fusti tossici che tutti danno per certi?
Come mai non si ammette il fallimento della provincia di Latina ferma al 24% della differenziata?
Come mai questi salvatori della patria de noantri non si sono costituiti parte civile per inquinamento? o hanno sostenuto i cittadini nella difesa del territorio? come mai ignorano lo stato di fatto?
perchè non si chiede il tavolo della trasparenza su Borgo Montello e sullo stato dei progetti atto?
e perchè non si chiede la chiusura delle discariche, applicando la legge, a chi conferisce il tal quale?
Questi politici e amministratori non diventeranno mai maturi smettendola di cercare l’avversario da fuori per nascondere la propria inefficienza e deficienza?
Coordinamento provincia di Latina verdi ecologisti e civici