“Il direttore generale della Asl di Latina, Caporossi, risponda al territorio e il centrosinistra la smetta di arrampicarsi sugli specchi per difendere il nuovo atto aziendale che contiene scelte deleterie e penalizzanti per la sanità nella provincia di Latina. Ho letto con attenzione la nota del segretario provinciale del Pd di Latina, Salvatore la Penna, e l’ho trovata in molti passaggi quasi esilarante. Oggi il Pd contesta le affermazioni del coordinatore regionale di Forza Italia Lazio e senatore Claudio Fazzone preferendo strumentalizzare un intervento che era e resta inteso a migliorare i servizi sanitari sul nostro territorio e soprattutto il diritto alla cura dei nostri cittadini piuttosto che evidenziarne le lacune e collaborare per risolverle. Passaggio, quest’ultimo, che sembra interessare poco al centrosinistra anche in Regione visto che, a quanto apprendiamo, durante l’audizione del direttore generale della Asl di Latina in commissione sanità era presente tutta l’opposizione ma neanche un esponente della maggioranza del Pd. Ancora una volta ci troviamo di fronte ad un centrosinistra che, non avendo strumenti concreti su cui ribattere le nostre analisi su criticità e debolezza dell’atto aziendale, si è nascosto dietro a “pesanti eredità e fallimenti” compiuti dal centrodestra. Vorrei suggerire a La Penna, e a chi collabora con lui nella stesura di queste difese d’ufficio, di leggere attentamente gli atti prima di attaccare. Perchè avrebbe evitato di fare l’ennesima brutta figura. Basta informarsi, infatti, per apprendere che l’atto aziendale vigente della Asl di Latina è stato firmato da Ilde Coiro, sotto l’egida della giunta Marrazzo che, a meno di sopravvenuti cambiamenti recenti, ci risulta essere presidente in quota al centrosinistra e non al centrodestra. Noi, a differenza di qualcuno, non abbiamo mai negato il passato e siamo sempre ripartiti dagli errori, quando ci sono stati, per migliore la nostra azione. Il nodo della sanità, la penalizzazione degli ospedali del sud pontino, l’inadeguatezza del Santa Maria Goretti ad ospitare il Dea di II livello, che tra l’altro si farà a data da destinarsi e non a giugno 2015 come annunciato, deve essere affrontata oggi. Il segretario provinciale del Pd, forse, non si è accorto che sulle Case della salute che lui definisce il cuore del nuovo modello della sanità pontina esistono poche certezze di realizzazione, di budget economico o cronoprogramma. Vorrei sapere da La Penna cosa pensa poi, in merito all’emergenza dei pronto soccorso, alle sale operatorie bloccate, ai medici esasperati, ai pazienti privati di servizi fondamentali per la loro cura e salute. Perchè se per lui e tutto il centrosinistra va bene così e l’atto aziendale è risolutivo di queste criticità comincio a pensare che viviamo su due pianeti diversi. Per queste ragioni credo che gli unici ad essere entrati in campagna elettorale siano gli esponenti del Pd che pur di accaparrarsi qualche merito, e anzichè collaborare e fare fronte comune su temi fondamentali per i nostri cittadini, prefersicono giocare con le fughe in avanti. Ne è un esempio il caso del Centro di alta diagnostica su cui tutti, Forza Italia in primis, si è battuta sostenendone la realizzazione per non perdere un servizio di eccellenza a differenza di un centrosinistra che si è autoincensato per gli incontri effettuati in Regione senza però risolvere nulla preferendo solo accaparrarsene i meriti. Invito il segretario provinciale del Pd riflettere prima di lanciarsi nel vuoto senza paracadute e se è davvero interessato alla salute dei nostri cittadini a venire in Comune per il consiglio comunale monotematico sulla sanità di cui, come Forza Italia, ci facciamo promotori. In quella occasione, potrebbe rendersi conto una volta per tutte della differenza tra chi lavora per tutelare i diritti dei cittadini e chi si rinchiude dietro a sterili posizioni di bandiera”. Lo dichiara in una nota il coordinatore provinciale di Forza Italia a Latina, Alessandro Calvi.
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