venerdì 22 Novembre 2024,

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Latina. “Canile da trasferire? Idea insensata che costerebbe seicentomila euro”

scritto da Redazione
Latina. “Canile da trasferire? Idea insensata che costerebbe seicentomila euro”

 

“Il candidato Vincenzo Valletta (NcS), propone la collocazione di un centro polivalente nell’ex mattatoio ed il contestuale trasferimento in altra sede del canile comunale, portando avanti un’idea che sembra essere figlia di un’operazione pre-elettorale”. E’ il commento di Marilena Sovrani, candidato sindaco con la lista “Latina Popolare”,  che fa seguito alle dichiarazioni rilasciate alla stampa da parte di Valletta, alla guida del comitato Chiesuola. Il candidato propone la sua ricetta per il futuro dell’ex mattatoio di via della Congiunte, costato diciotto miliardi. Pensa ad una sua destinazione pubblica e ripesca dal passato remoto l’idea legata alla realizzazione di un centro polivalente che assicuri alla comunità del luogo un centro sociale, un fulcro di aggregazione ed un punto di primo soccorso. “Encomiabile idea – dichiara Sovrani – se Valletta non ritenesse utile trasferire il canile comunale, contiguo all’ex mattatoio. Intanto le motivazioni che “allega” evocano una latente pretestuosità. Dice che i cani ospitati nella struttura rischiano la vita, così vicini ad un canale già esondato ed in mezzo a sterpaglie che rischiano di bruciare. Aggiunge subito dopo però che gli stessi cani sono troppo vicini alle abitazioni. Non ci consente di capire, Valletta, se si preoccupi dei cani o se invece gli diano fastidio. In quest’ultimo caso la sua esternazione sarebbe deprecabile”.

“Il punto sostanziale è comunque legato ai costi dell’operazione di cui parla (a vanvera?) Valletta. Il canile municipale di Latina, che esiste dal 1998 – dichiara ancora il candidato sindaco –  ha goduto di finanziamenti regionali ed è costato ai cinquantaquattro soci dell’associazione “Amici del cane” una somma quantificabile intorno ai trecentomila euro. Altri trecentomila euro sarebbero necessari per realizzare una nuova struttura. Ciò significa che quanto finora compiuto e quanto progettato costituirebbero uno spreco di soldi”. Marilena Sovrani non ritiene che la posizione in cui è collocato il canile confligga con un centro polivalente. “L’ex mattatoio è costituito da due grandi edifici, quello più vicino alla strada potrebbe essere messo a disposizione degli abitanti della “Chiesuola”, l’altro al canile municipale. Le due strutture non sono incompatibili e quei cagnolini non hanno mai dato fastidio a nessuno. Vivono in condizioni più che dignitose, nei loro recinti; non si è mai verificata una situazione di pericolo nella zona. Valletta parla dei pericoli rappresentati dal canale vicino, che nel 2014 esondò. “Intanto dal 1998 quella è stata l’unica esondazione che si sia verificata – conclude la Sovrani – ed in secondo luogo anche i bambini sanno che un dragaggio periodico (poco costoso peraltro) non farebbe correre rischi agli ospiti del canile”.

 

Marilena Sovrani

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