«La Giunta Zingaretti ha approvato oggi un atto che consente di recuperare una parte del patrimonio storico del nostro territorio quali le case cantoniere e al tempo stesso dare alle amministrazioni comunali e alle associazioni spazi per attività a carattere sociale e culturale».
Il consigliere regionale Enrico Forte commenta la delibera approvata dalla Giunta regionale con la quale si intende valorizzare e destinare a un uso pubblico, sociale e culturale gli immobili ex Anas oggi appartenenti al Demanio regionale – 36 in tutto il Lazio – che saranno concessi a canone ricognitorio in prima battuta ai Comuni e, in mancanza di proposte congrue, alle associazioni che potranno utilizzarle per le proprie attività sociali e culturali. Per quanto riguarda la provincia pontina sono cinque le strutture interessate che si trovano a Latina, Campodimele, Spigno Saturnia, Priverno e Fondi.
«La Regione ha messo in campo un progetto che punta al recupero delle case cantoniere – commenta Forte – molte delle quali erano completamente abbandonate da decenni e versano in stato di totale degrado tanto da non essere state inserite nell’elenco perché inutilizzabili: attraverso la cessione alle amministrazioni gli immobili, che hanno un valore storico, potranno tornare a vivere e avere una importante funzione sociale e culturale per le comunità locali. Si tratta di una straordinaria occasione per i Comuni o, in caso di mancanze di proposte da questi ultimi, per le associazioni operanti sul territorio, di avere a disposizione spazi ad un canone ricognitorio. In questo modo – conclude il consigliere regionale pontino – la Regione trasforma un patrimonio in perdita in un bene capace di produrre cultura, solidarietà e servizi per i cittadini».
Il Comune in cui si trova la casa cantoniera può presentare dei progetti alla Regione entro sessanta giorni dalla pubblicazione della delibera sul sito istituzionale della Regione www.regione.lazio.it. Decorso tale termine, se l’amministrazione Comunale non avrà fatto valere il proprio interesse, la Regione potrà assegnare gli immobili ad associazioni senza scopo di lucro, istituzioni, Fondazioni o altri enti che presentino un progetto di utilizzo a carattere culturale o sociale.
Il periodo massimo di concessione è di vent’anni e il canone ricognitorio non inferiore al 10% del valore di mercato.