“Lbc si è chiusa agli apporti esterni e non sente la responsabilità di voler creare un forte argine al centrodestra. Settaria e autoreferenziale promuove una superiorità di governo e di morale che non trova riscontro nell’azione amministrativa con una città in totale abbandono”. Parola di Enrico Forte, Nicoletta Zuliani e Alessandro Cozzolino, rispettivamente consigliere regionale e comunale del Pd, consigliera comunale ed ex presidente della commissione trasparenza e segretario comunale del Partito Democratico. Un giudizio che non lascia spazio a fraintendimenti e che riporta il Pd all’opposizione di Coletta.
“La situazione di Latina richiede grande senso di responsabilità e capacità di creare una rigenerazione politica della quale il Partito Democratico deve essere protagonista. Un anno fa, con il congresso comunale, il Pd di Latina, ritrovava la sua unità e condivisione di intenti. L’affacciarsi di una nuova amministrazione guidata dal sindaco Coletta, evidentemente vicino alle istanze del centrosinistra, imponeva un nuovo modo di rapportarsi con il governo cittadino e alla nuova segreteria fu affidato il compito di sondare la possibilità di un dialogo sui temi della città con LBC. Lo stato economico e sociale nel quale si trovava la città dopo anni di pessimo governo del centrodestra imponeva a una forza riformista come la nostra la necessità di caratterizzarsi per proposte atte a contribuire al miglioramento della vita dei cittadini. I tanti debiti fuori bilancio, una macchina amministrativa allo sbando, il settore urbanistico bloccato dalla vicenda dei piani particolareggiati, quello della cultura inesistente, gli annosi problemi sulle strutture sportive. A tutto questo va aggiunta la necessità di riorganizzazione del servizio di trasporto pubblico, la grande esigenza di legalità, lo sviluppo di alcuni settori che potrebbero essere il traino dell’economia cittadina come la marina e l’agricoltura. Per non parlare della gestione dell’ordinario. Strade colabrodo, scuole spesso fatiscenti e verde pubblico in stato di totale abbandono. Davanti a questa situazione e a una nuova classe dirigente alla guida della città abbiamo ritenuto necessaria un opposizione costruttiva, finalizzata al contribuire alla soluzione di questi problemi.
Negli ultimi mesi la crescita di una destra sempre più trainata dalla lega avrebbe voluto da contraltare che forze civiche e politiche distanti da quegli ideali trovassero nel dialogo e nella condivisione di un percorso amministrativo la forza di proporre un’alternativa valida e credibile, unico vero argine al pericoloso ritorno di una destra causa dei tanti problemi della città e che la cronaca degli ultimi anni, così come quella degli ultimi giorni, ci dicono vicina ad ambienti criminali che hanno cercato anche di inquinare il voto.
Ad oggi però appare evidente che non c’è nessuna prospettiva politica e amministrativa comune e che i risultati del governo Coletta sul piano amministrativo appaiono estremamente deludenti e insufficienti a rimettere in movimento una città che ha subìto troppe gestioni di pessimo governo della destra.
Prendiamo atto che il sindaco in primis e il movimento di LBC non sentono così forte la responsabilità di essere un argine politico alle derive del centro destra che in questa città assume da sempre sembianze e modi del tutto particolari, come ci indica la cronaca di oggi ma anche quella di ieri. In una maggioranza che dovrebbe tener fede a quanto fu promesso in campagna elettorale, vale a dire condivisione, ascolto e partecipazione, prevalgono invece oggi atteggiamenti settari, autoreferenziali e di chiusura, paventando una superiorità di governo e di morale che non trova riscontro nell’azione amministrativa.Tra Latina Bene Comune che non riesce a dare risposte né tanto meno ad aprirsi e mettersi in discussione per il bene della città, e la destra che punta a riproporsi come se non fosse la causa di tutti i problemi che questa città vive, il Pd ha il compito di raccogliere la sfida ed essere l’alternativa credibile per il prossimo governo comunale.