venerdì 22 Novembre 2024,
E’ chiaro che le poche righe che verghiamo nell’occasione non sono sufficienti alla piena comprensione e alle dinamiche che hanno indotto in questi giorni il Prefetto di Latina a firmare l’atto di sospensione per Armando Cusani dalla carica di presidente della provincia.
In questo nostro primo approccio al tema non lo riteniamo necessario e urgente, perché davanti a noi c’è ancora un margine sufficiente di tempo per informare correttamente i cittadini dell’interno territorio provinciale.
E lo faremo con strumenti di comunicazione dedicati alla pubblicazione integrale degli atti processuali affinchè tutti, ma proprio tutti, possano farsi un’idea senza dover necessariamente passare attraverso la pubblicistica dei pistolotti moralistici e di parte di chi in 10 lunghi anni non ha fatto altro che gettare fango addosso al presidente Cusani, reo di non essersi mai piegato ad un singolare sistema di fare giornalismo di qualche editore\ri con il lungo e nero pelo sullo stomaco ed un assurdo senso della democrazia.
Certo, questa è una considerazione che esula da quanto giudiziariamente è accaduto ad Armando Cusani, ma che a ben leggere nelle pieghe di certa stampa in questi 10 lunghi anni ritroviamo però un preciso disegno pubblicistico messo in campo per abbattere l’uomo, l’amministratore pubblico, il politico.
Poi Armando ci avrà forse anche messo del suo, ma questo lo dovrà stabilire la giustizia nei rimanenti 2 gradi di giudizio.
La nostra provincia poi, a ben vedere, è popolata da una fauna di molteplici uomini politici (non so se ho detto un’amenità) dal grande e indiscusso coraggio.
Purtroppo, quando si respira aria di conflitto e si pensa che da essa possano derivarne dei cadaveri, i tanti cuor di leone si dileguano insieme al loro riconosciuto ardimento.
Senza fare della spicciola e facile antropologia culturale, nelle vicende umane esistono individui e gruppi che anche in provincia di Latina agiscono in modo analogo.
Non operano e non s’impegnano, vanno sempre a rimorchio, e quando le cose vanno leggermente in salita, sono sempre pronti a lanciare anatemi fatti di parole e scritti, quando va bene, senza indicare le prospettive operative e soprattutto senza essere disposti a metterci la faccia per sostenere una giusta battaglia.
Non credo si debba fare, nell’occasione, professione di fede nei confronti di Armando Cusani, ma riteniamo indispensabile continuare a offrire il nostro modesto contributo affinchè anche questa giusta battaglia possa essere vinta.
Per Armando Cusani, per tutti noi che abbiamo creduto in lui fin dalla prima ora, per i cittadini che devono continuare ad avere fiducia per una giustizia veramente giusta.
Everardo Longarini
(Amico di Armando Cusani)
