È duro il commento del capogruppo del M5S, Maria Grazia Ciolfi, dopo il consiglio comunale odierno in cui la maggioranza ha respinto la mozione che impegnava Sindaca e Giunta ad avviare le azioni necessarie per consentire la destagionalizzazione del lato sinistro del lungomare di Latina e attuare la destagionalizzazione già prevista sul lato destro.
«Tutti d’accordo sulla necessità di lavorare per sfruttare a pieno le potenzialità del nostro litorale, –
sottolinea Ciolfi – ma solo sulla carta. Quando c’è da scommettere su un atto di indirizzo per un obiettivo comune quale è lo sviluppo turistico di questo territorio, ci si tira indietro nascondendosi dietro motivazioni inconsistenti».
«I colleghi della maggioranza ci hanno spiegato che sul tratto B del lungomare non si può destagionalizzare in quanto sottoposto a vincoli ambientali e paesaggistici. La base documentale del bando di gara per le concessioni pubblicato di recente dal Comune – spiega la consigliera – si rifà a una deliberazione dell’Ente Parco del 2018, che a sua volta si avvale di un accordo di programma sottoscritto il 24 giugno 2002 e di un verbale di una riunione del 24 febbraio 2003 cui hanno preso parte il Comune, l’Ente Parco e un funzionario della Soprintendenza per i Beni Architettonici del Lazio. In questa sede sono stati stabiliti i requisiti rigorosi dei chioschi previsti per il lato sinistro e la stagionalità. Ritengo che a distanza di 21 anni le opportunità di fruizione sostenibile, di tutela ambientale e, al tempo stesso, le esigenze di sicurezza e vivibilità del nostro territorio siano cambiate e impongono un nuovo tavolo di confronto con gli enti coinvolti per valutare la possibilità di rimodulare gli accordi presi nel 2002 ed eventuali opportunità emerse nel corso di un ventennio. Al contrario, questa amministrazione ha optato per predisporre bandi su pareri di vent’anni fa».
Con la mozione Ciolfi chiedeva anche di dare attuazione alla destagionalizzazione, prevista dal 2019 con apposita delibera, sul tratto A del lungomare. «Ma l’assessore Di Cocco – sottolinea la consigliera – sostiene che sul lato destro non si può destagionalizzare perché le strutture esistenti sono troppo piccole, a tal punto da non poter ospitare una cucina, e gli adeguamenti urbanistici richiesti dal Comune per restare aperte 12 mesi l’anno sono troppo onerosi».
Subordinare la destagionalizzazione a un ampliamento di volumetria degli stabilimenti non è accettabile. Viceversa, bisognerebbe inserire la possibilità nei nuovi bandi di mantenere le strutture montate e aperte come premialità. È così che potremmo migliorare la qualità della nostra offerta turistica: dare agli operatori della Marina la certezza della durata della concessione».
«La sensazione – conclude Ciolfi – è che l’amministrazione voglia andare verso un turismo al ribasso sul lato B e implementare all’eccesso i servizi sul tratto A, trascurando la circostanza che anche questo tratto di litorale non è esente da fragilità ambientali, come hanno dimostrato le ultime mareggiate sulla costa. Lo sviluppo turistico di Latina passa inevitabilmente anche da scelte coraggiose che questa amministrazione non sta dimostrando di saper operare».
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