Il sindaco Giovanni Di Giorgi ha ricevuto questo pomeriggio una delegazione delle associazioni che hanno dato vita ad una mobilitazione in piazza del Popolo, per richiamare l’attenzione sulle problematiche delle famiglie colpite da sfratto.
Il primo cittadino ha espresso solidarietà alle associazioni e alle famiglie, condividendo i temi di fondo della mobilitazione in atto, conseguenza soprattutto della grave crisi economica che fa sentire i suoi effetti sulle famiglie nell’intero territorio nazionale.
In termini concreti, il sindaco ha garantito il sostegno dell’istituzione comunale, per quanto di competenza dell’ente, in due direzioni. Da una parte, il sindaco si farà promotore di un’azione verso il Governo nazionale e regionale per sensibilizzare le istituzioni sulle problematiche delle famiglie sottoposte a sfratto, chiedendo al presidente del Consiglio, Mario Monti, e al presidente della Regione, Nicola Zingaretti, di attivarsi da un lato per prevedere la proroga di almeno un anno degli sfratti e dall’altra, in ambito regionale, di fare in modo che l’Ater possa essere parte attiva di un’azione di sostegno alle famiglie colpite da problemi abitativi.
Relativamente ad alcuni casi che riguardano famiglie di Latina, il sindaco ha rinnovato la disponibilità ad esaminare le singole situazioni, con il supporto dei servizi sociali e degli uffici comunali, per trovare adeguate soluzioni nell’ambito delle competenze e delle disponibilità dell’ente.
“L’emergenza abitativa ha ormai una portata nazionale che va ben oltre il territorio di Latina – afferma il sindaco Giovanni Di Giorgi – E’ necessario che il Governo intervenga per procedere alla proroga degli sfratti e per sostenere le famiglie che non riescono più a far fronte al pagamento dei mutui a causa della crisi economica. Il Comune di Latina continuerà a monitorare i casi che saranno sottoposti alla nostra attenzione, cercando di rafforzare le politiche sociali e fornire il massimo sostegno possibile, come del resto già attuato con grande impegno dall’assessorato ai servizi sociali.”
A seguito dell’incontro le associazioni che hanno organizzato la protesta hanno interrotto il presidio e smobilitato i gazebo da piazza del Popolo.