Hanno sollevato forti dubbi sulla nuova gara per il trasporto pubblico del comune di Latina i consiglieri di opposizione, l’indipendente Massimiliano Carnevale e la forzista Giovanna Miele.
I due questa mattina sono intervenuti sottolineando che: «La vicenda della gara per il Trasporto Pubblico Locale oggi affrontata in commissione pone una serie di interrogativi proprio a cominciare dai licenziamenti annunciati dalla Schiaffini Travel.
Tale notizia non può non far sorgere una forte preoccupazione sull’adeguata tutela dei lavoratori a seguito della nuova gara e, allo stesso tempo, va evidenziato che per i prossimi sei anni tale servizio si reggerà sulle sole risorse erogate dalla Regione Lazio, inadeguate alle esigenze di una città come Latina.
Parliamo di circa 3,5 milioni di euro l’anno quando città simili per numero di abitanti e con estensione territoriale più ridotta impiegano nel trasporto pubblico locale somme triple o quadruple (Ferrara 16,6 milioni l’anno; Bergamo 8,2; Sassari 10,7). È evidente come la somma impiegata per Latina sia davvero esigua e probabilmente inadeguata a garantire un servizio di qualità ai cittadini del capoluogo.
Inoltre a contratto firmato crediamo sia impossibile intercettare ulteriori finanziamenti Regionali e Comunitari sul Tpl in quanto questa evenienza costituirebbe una violazione al Codice degli Appalti. Dunque invece di firmare un contratto con cifre così esigue sarebbe stato il caso che questa amministrazione avesse chiesto con forza alla Regione Lazio il giusto riparto dei fondi per il Trasporto Pubblico Locale: oltre un miliardo di euro l’anno dei quali solo il 5% (62milioni) vengono destinati ai comuni del Lazio (Roma esclusa), dove però vive il 50% dei cittadini della Regione.
Latina è la seconda città del Lazio e per numero di abitanti ed estensione del territorio comunale meriterebbe ben altro trattamento. La nostra città se fosse un comune della Toscana, della Campania o dell’Emilia Romagna riceverebbe dalla Regione non tre ma tra i dieci e i quindici milioni di euro l’anno da investire in servizi ai cittadini e potrebbe realmente dotarsi di una mobilità pubblica moderna ed efficiente: bus ecologici, car sharing e perché no, finalmente di una linea tramviaria!
Invece no nella nostra città viene tutto sottodimensionato, anche rispetto ai comuni limitrofi. Basti pensare che Latina investe dal proprio bilancio per la mobilità (Tpl, Scuolabus etc) meno di 500mila euro l’anno quando comuni come Aprilia che sono la metà di Latina investono 1,4 milioni e Sabaudia che ha solo 20mila abitanti quasi pareggia l’investimento del capoluogo con 350mila euro l’anno.
Tanto si è detto in merito alle numerose proroghe di questo servizio e sia ben chiaro che la gara è stata da noi, prima degli altri, auspicata e voluta ma sentiamo la necessità di sottolineare come i presupposti che un’amministrazione avrebbe dovuto garantire fossero, oltre allo scontato e imprescindibile rispetto delle norme, quelli di assicurare alla città una veste nuova, rivalutando, anche e sopratutto con una migliore mobilità, tanto il valore degli immobili quanto incentivando gli investimenti e rilanciando l’industria e l’occupazione attraverso un sistema di trasporto pubblico all’avanguardia per il quale impegnare le risorse necessarie e non il minimo possibile a discapito dell’utenza».