lunedì 25 Novembre 2024,

Cronaca

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Latina e Provincia, la cronaca

scritto da Redazione
Latina e Provincia, la cronaca
 Terracina/Priverno – Scoperto un falso medico: esercitava abusivamente la professione ed era sconosciuto al fisco. I Finanzieri del Comando Provinciale di Latina, nell’ambito del contrasto all’evasione fiscale e alle connesse forme di abusivismo nel settore sanitario, hanno individuato un 70enne medico tricologo, originario della provincia di Ravenna, che svolgeva la propria attività in assenza dei prescritti requisiti.

Le indagini condotte dalle Fiamme Gialle di Terracina hanno consentito di appurare che il sedicente medico svolgeva la propria attività abusiva presso un centro estetico di Priverno, prescrivendo medicinali e preparazioni galeniche senza essere in possesso delle prescritte autorizzazioni.

Alla luce degli elementi acquisiti e al fine di raccogliere ulteriori fonti di prova, a sostegno dell’ipotesi delittuosa ascrivibile al sedicente medico, i militari accedevano successivamente all’interno del centro estetico ove individuavano il presunto tricologo intento a ricevere i propri pazienti.

Durante le attività ispettive venivano rinvenuti numerosi elementi quali: prescrizioni mediche, agende con appuntamenti e biglietti da visita. Alla richiesta dei militari, circa il possesso dei titoli riconosciuti dallo Stato e dell’iscrizione all’Ordine dei medici, non era in grado di esibire alcuna attestazione.

Pertanto il soggetto veniva deferito a piede libero all’A.G. per il reato previsto e punito dall’art. 348 del C.P..
Le indagini proseguono per acquisire ulteriori elementi sia a supporto dell’ipotesi penale formulata che per una concomitante attività di polizia tributaria atteso che lo stesso, tra l’altro, è risultato completamente sconosciuto al fisco.

 Con la stagione estiva avviata, il progressivo aumento del flusso turistico lungo la costa del sud pontino impone, giornalmente, alla Guardia Costiera una intensa attività da parte delle pattuglie di terra e delle motovedette per assicurare la presenza sul territorio e svolgere quella necessaria attività di prevenzione e repressione al fine di garantire sicurezza e legalità sul litorale di giurisdizione.

L’attività condotta dai militari della Guardia Costiera di Gaeta e Formia ha consentito di individuare delle situazioni particolarmente pericolose per la sicurezza dei bagnanti dovute all’assenza del servizio di assistenza e salvataggio che costituisce, quando presente, un fondamentale presidio di sicurezza per un tempestivo intervento di soccorso.

I militari di Gaeta, quindi, hanno provveduto a contestare ad uno stabilimento di Sperlonga, in località Bazzano, l’assenza del bagnino dalla postazione di salvataggio oltre alla mancanza del natante di salvataggio e dei salvagenti, in violazione dell’ordinanza di sicurezza balneare della Capitaneria di porto di Gaeta.

Oltre mille euro la sanzione all’assistente bagnante ed al titolare dello stabilimento, entrambi di Sperlonga, per aver gravemente compromesso la sicurezza dei bagnanti presenti in zona.

Analoga situazione è stata riscontrata dai militari della Guardia Costiera di Formia lungo il litorale di Gianola. La pattuglia della Guardia Costiera, giunta sull’arenile, ha riscontrato, presso uno stabilimento del litorale comunale, l’assenza dell’assistente bagnante benché sull’arenile fossero presenti in quel momento numerosi bagnanti. Anche  in questo caso, oltre mille euro è stata la sanzione elevata al bagnino ed al titolare dello stabilimento per violazione dell’ordinanza di sicurezza balneare, non avendo provveduto all’obbligo di garantire la sicurezza della balneazione.

L’attività di polizia marittima svolta contemporaneamente all’attività di vigilanza sugli arenili, ha fatto sì che i militari della Guardia Costiera di Formia durante i controlli lungo la filiera della pesca, sottoponessero a verifica un furgone frigo, sbarcato a Formia con il traghetto proveniente da Ponza. I militari nel corso dell’ispezione dell’automezzo, rinvenivano un esemplare di pesce spada sotto misura.

I militari accertata una lunghezza inferiore ai 140 centimetri, prevista come misura minima del pescespada, provvedevano ad elevare al trasportatore, 41 anni di Formia, la sanzione di diecimila euro. A seguito di accertamenti, si è potuto risalire al peschereccio che aveva pescato l’esemplare sotto misura: al comandante dell’unità da pesca una sanzione di pari importo oltre alla prevista decurtazione dei punti per la grave infrazione commessa.

Latina Cittadinanza Attiva, odori nauseabondi provenienti dal canale Mussolini affliggono gli abitanti di borgo Santa Maria che vivono nelle vicinanze del depuratore

Il meetup LATINA CITTADINANZA ATTIVA ha inviato un esposto alla locale Procura della Repubblica ed all’Arpa Lazio affinché si attivino per verificare lo stato dei luoghi, per scongiurare eventuali pericoli per la popolazione, per individuare eventuali responsabilità in materia urbanistica ed amministrativa. Insistono permanentemente cattivi odori tipici delle acque nere. Non sono da escludere eventuali altri scarichi di fogne nel canale storico di Littoria. Alcune segnalazioni di cittadini hanno fatto emergere che, occasionalmente, alcuni automezzi imboccano la strada chiusa che costeggia il locale depuratore per sversare abusivamente i liquami nel canale Mussolini. Infatti tali sgraditi olezzi, a volte, provengono dalla sponda del canale e non sempre dal lato del depuratore, che sembra essere funzionante ma dalla capacità insufficiente per l’attuale popolazione del borgo.

Il meetup LATINA CITTADINANZA ATTIVA ha accolto lo sfogo dei residenti, il loro senso di frustrazione e di impotenza nei confronti di un apparato amministrativo farraginoso, burocratico e sordo ai problemi dei cittadini. I residenti della zona periferica non hanno la possibilità di vivere dignitosamente il proprio borgo. Attualmente tutti i servizi necessari, dalla farmacia alla scuola materna ed elementare, ad un presidio medico ad ogni attività commerciale utile per l’approvvigionamento di beni primari e secondari, sono concentrati in un solo incrocio dotato di rotatoria. Di fronte al plesso scolastico, predomina una vecchia casa cantoniera lasciata dall’ amministrazione provinciale in evidente stato di degrado ed abbandono. I lavori minimali di decoro urbano e di messa in sicurezza dell’area si rendono indispensabili in quanto, in particolare nell’ orario di uscita scolastica, la zona è piena di ragazzini. Ogni tanto alcuni bambini non esitano ad avventurarsi nelle sterpaglie dell’area antistante la casa cantoniera e ad esplorare la zona per gioco. Per tale motivo alcuni residenti hanno provveduto a coprire un pericoloso pozzo artesiano profondo circa 10/15 metri.

Gli attivisti di LATINA CITTADINANZA ATTIVA lanciano un appello alla Provincia ed al Comune di Latina affinché, per la parte di propria competenza, si attivino per ridare dignità ai cittadini della periferia.  Negli ultimi anni i residenti del borgo sono cresciuti in maniera esponenziale grazie alla nascita della zona nuova che non è scevra da criticità. Si denotano, infatti, alcuni spazi verdi che dovevano essere convertiti in aree verdi attrezzate. Invece ritroviamo erba alta, rovi e cespugli. Come se non bastasse, sempre nella stessa zona, alle spalle del plesso scolastico, insiste un’area transennata con all’interno materiali da costruzione in parziale stato di abbandono. Terminate le palazzine i costruttori hanno probabilmente dimenticato di sbaraccare il deposito logistico che verosimilmente, a fine lavori di costruzione, doveva diventare un’area verde attrezzata prevista nelle opere di urbanizzazione della zona nuova. All’ interno della rotonda, sull’altissimo palo di illuminazione pubblica, sarebbe opportuno installare una telecamera per aumentare il livello di sicurezza, considerato che il quadrivio porta in diverse direzioni principali e diventa pertanto un incrocio di interesse strategico. I residenti propongono, inoltre, di convertire la casa cantoniera in un presidio medico di primo soccorso e l’area verde antistante in un parcheggio oppure in un’area attrezzata. Il presidio medico sarebbe indispensabile, in quanto l’arrivo di una ambulanza e conseguente trasporto al nosocomio cittadino richiederebbe tempi troppo lunghi per una reale emergenza.

Cisterna, atti vandalici alla scuola “Bellardini” di Collina dei Pini

Cisterna Di Latina – L’istituto scolastico Antonio Bellardini di Collina dei Pini è stato oggetto nelle scorse settimane di ripetuti atti vandalici.

Incursioni presumibilmente notturne che hanno determinato ingenti danni alla struttura e ai materiali in uso alla scuola.
Dai sopralluoghi effettuati dal personale scolastico e dai Carabinieri della locale stazione, è risultato che non è stato rubato nulla a significare quindi il chiaro intento vandalico.
L’assessore alla Pubblica Istruzione Claudio Chinatti, insieme al consigliere comunale Franco Arru, avvertiti prontamente dell’accaduto dalla dirigente scolastica, Patrizia Pochesci, e dal personale dell’Ufficio Scuola del Comune, hanno seguito la vicenda direttamente e assicurato che i locali saranno rispristinati al più presto.

“Occorre denunciare con forza questi insensati atti di inciviltà – commenta Franco Arru – che ancora una volta prendono di mira gli istituti scolastici. L’amministrazione comunale si è impegnata subito per ripristinare i luoghi danneggiati ma resta la grande amarezza di dovere spendere risorse pubbliche per far fronte alla follia vandalica di poche mele marce. La dirigenza scolastica ha sporto regolare denuncia presso i Carabinieri che speriamo porti all’individuazione dei responsabili di questi vili atti”.

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