martedì 26 Novembre 2024,

Cronaca

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Latina e Provincia, la cronaca nera

scritto da Redazione
Latina e Provincia, la cronaca nera

Aveva deciso di andare a funghi nel bosco dell’Acciarella, al confine tra Latina e Nettuno. Ad un certo punto ha sentito un colpo di fucile e ha perso la vista dall’occhio sinistro. Così ha camminato fino alla macchina, è rientrato a casa ed ha chiesto alla moglie di essere accompagnato al pronto soccorso del Santa Maria Goretti di Latina.

Sfortunato protagonista del terribile incidente avvenuto nei giorni scorsi è A.R., un 49enne residente a Nettuno, per il quale si è reso necessario un immediato intervento chirurgico. Un’operazione durata cinque ore e che ha permesso di estrarre il pallino da caccia dall’occhio sinistro. Un intervento chirurgico perfettamente riuscito e in seguito al quale il 49enne non rischierebbe di perdere la vista.

Il 49enne avrebbe riferito di non aver visto i cacciatori ma, nei concitati momenti seguenti il colpo, avrebbe sentito il fruscio di qualcuno che si allontanava. In tal caso l’accusa sarebbe anche quella di omissione di soccorso.

________________________________________________________________________________Opere abusive, cavalli e auto di lusso: abbattimenti e sequestri nel campetto di ‘Cha Cha’

Questa mattina nell’ambito del protocollo d’intesa firmato il mese scorso tra il Comune e la Questura di Latina, si sta procedendo all’abbattimento di opere manufatte abusive nel campetto di “Cha Cha” capo clan dei Di Silvio, attualmente detenuto in carcere nell’ambito dell’inchiesta Don’t Touch. Contestualmente si sta procedendo al sequestro di alcuni cavalli lasciati liberi nel campetto nel vano tentativo di mostrare una posizione di forza.

Gli uomini della Polizia di Stato stanno procedendo anche al sequestro di costose macchine di lusso, acquistate da un sorvegliato speciale.
Alle operazioni stanno collaborando uomini del Reparto Mobile di Roma, del Reparto Prevenzione Crimine Abruzzo, della Polizia Locale di Latina, Vigili del Fuoco, Forestale e operatori della Ausl.

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Si fingono operai al lavoro per rubare il rame: arrestati tre cisternesi

La Polizia di Stato – Questura di Latina, Commissariato di P.S. Cisterna di Latina, nella prima mattinata ha arrestato 3 cittadini italiani, pluripregiudicati, sorpresi mentre asportavano una notevole quantità di cavi in rame da un condotto della Telecom. L’attività di polizia giudiziaria si è concretizzata a Roma, nel quartiere Prenestino.
I tre arrestati sono: BREGOLISSE Alessandro di anni 43, PECIAROLO Walter di anni 51 e IACOMUSSI Franco di anni 44, tutti residenti a Cisterna di Latina.
Nell’ambito di un’attività di controllo del territorio finalizzata alla repressione di furti in abitazione ed aziende del territorio di competenza, personale del Commissariato verso le 04,00 della scorsa notte ha notato per Cisterna un furgone a bordo del quale venivano notati salire i tre uomini, già noti alle forze dell’ordine per reati della stessa tipologia; a destare sospetti negli agenti è stata l’anomala circostanza che, a quell’ora del mattino, erano vestiti con tute da lavoro di colore arancione.
Pertanto, visti partire in direzione Roma, sono stati pedinati a distanza.
Una volta giunti nel quartiere Prenestino della Capitale, sono stati osservati mentre girovagando “visionavano” vari tombini di accesso al sottosuolo urbano, per poi fermarsi verso le ore 09.00 in via Sampiero di Bastelica ove, simulando l’inizio di lavori, sistemavano alcuni cartelli relativi a “Lavori in corso” che avevano portato con sé; dopo aver delimitato l’area provavano quindi ad aprire un tombino, chiedendo addirittura un martello in prestito al titolare di un esercizio commerciale per aiutarsi nell’impresa.
Subito dopo, con una piccola gru posta sull’autocarro, iniziavano a sfilare dal sottosuolo un lungo cavo in rame della Telecom, che ponevano all’interno del mezzo.
Gli agenti, a questo punto, intervenivano bloccando i malviventi prima che potessero allontanarsi, procedendo al loro arresto coadiuvati dai colleghi del Commissariato di P.S. “Porta Maggiore”, competente in quel territorio ed avvisati nella circostanza.
La quantità di cavo asportata, circa 30 metri per un peso pari a circa sei quintali, è stata così immediatamente recuperata.
Domattina sarà celebrato, a loro carico, il processo con rito direttissimo presso le aule del Tribunale di Roma.

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