La “CLAAI Assimprese Lazio Sud”, avendo una storia Confederale che parte dal lontano 1954, realtà datoriale firmataria di CCNL, è presente nelle dinamiche territoriali con esperienza e con una presenza vissuta nel quotidiano.
Ecco che ci si appella a tutte le forze politiche del territorio, in vista delle prossime elezioni amministrative 2023, affinché si possa rilanciare la nostra economia locale, con spirito concertativo e propositivo.
Le nostre aziende artigiane, le piccole imprese e il mondo del terziario necessitano di una maggiore attenzione.
Siamo ormai nel pieno della stagione elettorale per le prossime elezioni comunali di maggio prossimo. Si susseguono incontri, convegni di studio e dichiarazioni su questo o quell’aspetto cittadino, come in un rinnovato “rito laico” pre-elettorale.
Interventi importanti e significativi, che riguardano tutto lo scibile amministrativo di una Città complessa come Latina; interventi che poi vanno ad intersecarsi con le indicazioni dei singoli Partiti ed il tutto scivola verso un dibattito intorno alle singole candidature, tra proposte e buone intenzioni.
Quello che probabilmente ancora “non è visibile” ai più, è un progetto organico di sviluppo del nostro territorio.
Certamente i nomi sono importanti e ci attendiamo e auspichiamo figure sempre più professionalmente valide e culturalmente strutturate, ma non basta; abbiamo necessità ad avere una visione da attuare.
Abbiamo necessità di una progettazione di sviluppo ad ampio respiro e strutturale, che può avvenire con un processo di dialogo sinergico e concertativo, tra i soggetti economici, istituzioni locali e regionali.
Una rinnovata politica di supporto al commercio, una qualificazione della marina che da decenni si sta avvinghiando su se stessa, una ridefinizione delle politiche di sostegno alle imprese artigiane ed ai numerosi insediamenti delle PMI del manifatturiero. Una politica di sviluppo del terziario e una attenta politica turistica. Un settore edile da rivalutare e sostenere, nel rispetto di una azione di edilizia compatibile.
Si sente oggi la necessità di rafforzare un territorio che sia di attrazione per gli interessi produttivi.
Avviare una politica di attrazione delle imprese sul nostro territorio anche prevedendo possibili agevolazioni e detassazioni.
Occorre avere la forza di “entrare” nella questione dell’accesso al credito per le micro-attività, anche considerando la possibilità di un apposito fondo rotativo comunale che sia di sostegno e garanzia alle attività produttive con il supporto di istituti di credito di prossimità; esempi in materia già ve ne sono stati.
Gli strumenti ci sono, bisogna mettere intorno ad un tavolo le migliori esperienze della Città ed avviare un processo di rilancio affrontando, una dopo l’altra, le varie criticità del momento.
La situazione produttiva locale non è certamente delle migliori.
Abbiamo sul territorio imprese importanti che producono e guardano anche all’internazionalizzazione, vere eccellenze che spesso neanche si conoscono localmente e che sono una risorsa; ma vi sono anche molte piccole realtà, spesso a conduzione familiare, imprese artigiane ed attività commerciali di prossimità che sono oggi in affanno.
Conosciamo bene le ultime analisi della nostra provincia, che vedono in sofferenza circa 1.451 aziende (analisi CGIA). E’ un “dato spia” significativo che dovrebbe far riflettere coloro che hanno responsabilità istituzionali. Gli ultimi dati disponibili ci fotografano un tessuto imprenditoriale locale pressoché fermo.
Ecco che ci attendiamo proposte e un disegno di sviluppo organico per tutto il comparto delle nostre attività produttive.
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