“L’amministrazione comunale di Latina
oggi appare disorientata di fronte alle enormi possibilita’ di
finanziamento esistenti, opportunita’ che- in alcuni casi-
giacciono da anni negli uffici e che restano inspiegabilmente
senza seguito. A questo si aggiunge l’incapacita’, da parte della
nuova maggioranza, di prendere una decisione rispetto a progetti
da presentare nell’immediato, anche questi in grado di usufruire
di importanti finanziamenti. Nella commissione Cultura celebrata
oggi in Comune e’ emerso ancora una volta il sostanziale
disorientamento da parte della giunta in ordine al bando
regionale dedicato alle citta’ di Fondazione, una iniziativa che
dovrebbe rappresentare una priorita’ per Latina. Da parte
dell’assessore e’ emersa l’idea di destinare le risorse
disponibili alla riqualificazione della biblioteca centrale. Idea
che certamente condividiamo, ma che non vede nel bando in
scadenza- a nostro avviso- lo strumento migliore. Esiste, per le
biblioteche, una linea di finanziamento dedicata, quella
descritta nelle legge 42/97: non vediamo dunque il motivo per cui
il Comune debba usare il bando della citta’ di Fondazione.
Consigliamo di approfondire meglio il tema per evitare scelte
d’impeto non in linea con le reali prospettive di sviluppo della
citta’. Siamo sicuri che quella di piazza del Popolo sara’ la
scelta giusta per la permanenza di una biblioteca all’altezza
delle esigenze di una vera citta’ universitaria? Desta anche
perplessita’ il progetto nel merito, visto che verrebbero
trasferite le postazioni di studio dall’attuale emiciclo in uno
spazio molto piu’ ristretto con ulteriore ricaduta negativa per
gli utenti. Cosa che aggraverebbe i disagi quotidianamente
lamentati dagli studenti. Ci dispiace sottolineare ancora una
volta l’assenza di una visione d’insieme, e il fatto che il bando
sulla citta’ di Fondazione non sia stato ancora sufficientemente
compreso nello spirito e nelle finalita’: presentare di proposte
per l’adeguamento di spazi e servizi legati ad attivita’ ed
eventi culturali e ricreativi nel Sistema delle Citta’ di
Fondazione come luoghi del Contemporaneo”.
Cosi’ in un comunicato il capogruppo del Pd Enrico Forte ed il
capogruppo di Lista Enrico Forte, Matteo Coluzzi.
“Progetti per favorire un meccanismo
virtuoso in grado di valorizzare l’unicita’ della “Citta’ del
Novecento” creando una simbiosi tra il patrimonio
storico-architettonico e le tematiche legate alla
digitalizzazione e all’uso di tecnologie innovative. Ci pare che
quello della biblioteca sia un progetto almeno da approfondire.
Invitiamo la giunta a guardarsi intorno, per evitare di ripetere
gli errori del passato, caratterizzati da scelte mancate. Come
quella relativa al Garage Ruspi, un altro luogo centrale per la
citta’ e che gia’ ha a disposizione ben 800mila euro per la sua
riqualificazione. Rischia infatti di andare perduto il contributo
d concesso da Arcus (Ministero Beni Culturali) per la
riqualificazione dell’ex Garage Ruspi. Il progetto, predisposto
dal professor Luciano Cupelloni, nel 2009 si e’ aggiudicato il
premio del Concorso nazionale di idee che ne ha sancito
l’utilizzo come spazio espositivo per l’arte e l’architettura e
un anno dopo l’autore consegna all’amministrazione comunale il
progetto definitivo: nel marzo 2011 l’allora commissario
straordinario Nardone riavvia le procedure per ottenere il
contributo e nel 2013 il Comune affida allo stesso Cupelloni la
progettazione esecutiva per il primo lotto di intervento,
progettazione che viene consegnata nel 2013. A tutt’oggi pero’
non risulta essere mai stata bandita la gara d’appalto per far
partire i lavori ne’ che siano state avviate le attivita’ di
progettazione esecutiva del secondo lotto. L’aspetto piu’
preoccupante e’ che, avendo la convenzione con Arcus tempi
definiti che hanno gia’ beneficiato di piu’ proroghe, si rischia
di perdere il finanziamento destinato al primo lotto funzionale
se il Comune non procede tempestivamente, al massimo entro
settembre, con gli atti necessari. E infine un altro aspetto: ad
oggi la giunta ha prodotto una sola delibera, ed e’ quella per le
sponsorizzazioni. Anche qui abbiamo delle perplessita’, visto che
esiste uno strumento ad hoc per il patrimonio storico ed
artistico della citta’, che non necessitava di alcun passaggio,
ma era gia’ pronto all’uso. Parliamo dell’Art bonus, uno degli
incentivi ai privati piu’ corposi in Europa: il 65% della
donazione si puo’ defiscalizzare. Bastava una delibera che
individuasse l’intervento. Ma a quanto pare la maggioranza ha
altre idee, che pero’ stenta a far comprendere”, concludono Forte
e Coluzzi.