Grande partecipazione di pubblico in aula consiliare per la proiezione di “Happy Goodyear” in anteprima sulle sale cinematografiche italiane.
Il docufilm firmato dalle giornaliste Elena Ganelli e Laura Pesino, prodotto da Adriano Chiarelli e Luca Piermarteri per Soulcrime, tratta il delicato ed attualissimo problema dei tanti decessi per tumore tra i lavoratori impiegati nello stabilimento di pneumatici di Cisterna definitivamente chiuso nel dicembre del 1999.
Premiata come miglior film documentario italiano del 2014 al Riff- Rome Indipendent Film Festival, la pellicola ha suscitato emozioni forti negli spettatori in sala narrando la vicenda umana di alcuni ex lavoratori nella quotidiana battaglia con la malattia e la constatazione di tanti ex compagni di lavoro che continuavano ad ammalarsi ed a morire.
Un dramma raccontato con le testimonianze dei diretti interessati, dei consulenti legali, dei periti di parte, dei luoghi, dei dibattimenti nelle aule di tribunale. Unica grande assente la dirigenza Goodyear che ha rifiutato l’invito alla replica.
Presenti in sala le autrici del film, le giornaliste Elena Ganelli e Laura Pesino, che hanno spiegato come è nata l’esigenza di approfondire gli aspetti umani della vicenda e l’intento, attraverso un film, di sensibilizzare l’opinione pubblica nazionale su un tema ancora troppo attuale: la salvaguardia della salute nei luoghi di lavoro.
«Quella di Cisterna – hanno detto – è stata una proiezione in omaggio agli ex lavoratori Goodyear e alle loro famiglie, l’unica consentita al di fuori della distribuzione nelle sale cinematografiche d’Italia che inizierà il prossimo 26 Aprile con la proiezione ad Ascoli Piceno, poi il 3 Maggio al cinema Oxer di Latina ed in altre città italiane. In via di conferma anche una proiezione presso la Camera dei Deputati».
Tra i momenti più toccanti del pomeriggio, anche la testimonianza di uno degli ex lavoratori che attualmente combatte la sua dura battaglia contro la malattia.
«Con le proiezioni di “Atlantis”, sulla lunga resistenza delle donne nella Tacconi sud di Latina, e poi ieri con “Happy Goodyear” – afferma il sindaco Antonello Merolla – in aula consiliare abbiamo portato alcuni dei più profondi drammi locali legati al lavoro. In particolare “Happy Goodyear” ha provocato un misto di emozioni e rabbia facendo vivere non solo la perdita del posto di lavoro ma i drammi familiari degli ex lavoratori Goodyear di Cisterna. Ci ha mostrato con quanta dignità nostri concittadini, nostri amici, come il caro Fausto Mastrantonio tra i protagonisti del film, hanno affrontato malattie lunghe, debilitanti, letali. Così come i familiari sommano al dolore della scomparsa del proprio caro le tormentate battaglie legali che non sempre o pienamente hanno riconosciuto finora i loro diritti. Non possiamo rimanere indifferenti a tutto ciò. Cisterna non è terra di conquista per investitori giunti da lontano per sfruttare una comunità e poi fuggire altrove lasciando disoccupazione e morte.
Per questo sono convinto che il futuro dell’impresa sia sul territorio, dando opportunità di crescita, sviluppo e tutela della salute sul posto di lavoro a chi qui ci vive ed intende far crescere i propri figli; a chi vuole lasciare dietro di sé economia, occupazione, rispetto. Affinché quei drammi che hanno segnato e segneranno a lungo la nostra comunità – conclude Merolla – non siano stati vani».