venerdì 22 Novembre 2024,

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Latina. Il nuovo riassetto della sanità regionale e la propaganda di Partito

scritto da Redazione
Latina. Il nuovo riassetto della sanità regionale e la propaganda di Partito

A onor del vero, in via preliminare e a scanso di equivoci, non mi è dato sapere se il consigliere regionale del Pd Enrico Forte c’è o ci fa, rispetto al documento di riassetto della sanità regionale firmato dal suo mentore Nicola Zingaretti.
Registro però un dato: da quando è partito l’ordine di promozionare a ogni crocicchio della regione Lazio il nuovo verbo sanitario, il pidiessino latinense non perde occasione, anzi le organizza ad arte, per conferire visibilità a un decreto che dice tutto e nulla. In pieno stile zingarettiano.
Enrico Forte in questi giorni ha incontrato primari, infermieri e portantini dell’ospedale Goretti, promesso Dea di II livello dal documento regionale e prima di Zingaretti garantito e mai promosso alla categoria superiore dall’ottima Renata Polverini, che ha messo noi consiglieri della provincia di Latina, che sostentavamo quell’amministrazione regionale, in braghe di tela.
Ma Enrico Forte, capo manipolo di una folta avanguardia provinciale di rappresentanti del Pd, è convinto che tutto quello che è stato scritto nel papello si realizzerà e ripete a memoria le mirabilie prossime del nuovo corso della sanità pubblica.
C’è nei sostenitori attivi del Pd una sorta di fede incrollabile su quanto detto e scritto da Zingaretti, tale da annebbiare loro la vista e non fargli considerare che il Dea di II livello del Goretti dovrebbe, con l’attuale struttura e organizzazione, soddisfare le richieste di oltre un milione e 200mila cittadini -utenti.
Senza interrogarsi sul fatto che per gestire questa grande massa di aventi diritto a una sanità all’altezza dei tempi, occorrerebbe l’assunzione di centinaia d’infermieri e medici, di attrezzature costose e tecnici di laboratorio preparati al nuovo corso.
Tutto questo mentre ritroviamo la sanità regionale ancora commissariata e oggettivante incapace di poter fare investimenti seri per nuove strutture e attrezzature elettromedicali in grado di garantire l’auspicato cambiamento.
Siamo scettici poi sul fatto che l’attuale amministrazione regionale sia in grado di porre in essere quello che ha promesso, perché riconosciamo le difficoltà intrinseche dell’operazione che si vorrebbe realizzare.
Ma anche perché non si può programmare una simile “rivoluzione” se nessuno conosce dove si attingeranno le risorse finanziarie e prima di licenziare il bilancio consuntivo 2014, la Finanziaria regionale 2015 e il relativo Dpefr.
Come si può avere poi fiducia su una regione che sbaglia a fare anche la più elementare delle addizioni su quanti in realtà dovranno essere i posti letto in più negli ospedali della provincia di Latina (leggere il documento per credere).
Ritengo, infine, che per Enrico Forte e per i suoi sodali amici di partito ci vorrebbe un atto di amore al contrario: quello cioè di comprendere appieno le vere possibilità di attuazione del redigendo piano di riassetto della sanità regionale e provinciale, affinché per il giusto interesse dei cittadini pontini si possa lottare tutti insieme verso il raggiungimento delle cose oggi possibili. Facendo infine un distinguo netto tra la sterile propaganda di partito, condotta con furore ideologico, ma sorpassata dai nuovi tempi di consapevolezza collettiva.

Gina Cetrone

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