I segretari provinciali di Cgil, Cisl, Uil e il presidente del consorzio industriale Roma-Latina, Cosimo Peduto, intendono riqualificare, riconvertire e reinserire nel mercato tutte le aree ormai abbandonate del territorio pontino, ricercando per le proposte che nasceranno l’impegno attivo e concreto in tutte le sedi istituzionali.
L’idea ha preso corpo specialmente dopo che il Consorzio Asi ha acquisito al proprio patrimonio un importante sito, che è stato poi ceduto ad un imprenditore che lo sta riqualificando e trasformando. Alla luce di questo, molte altre imprese hanno già manifestato il loro interesse per alcune aree dismesse sui territori di competenze del Consorzio. Questo sarebbe realizzabile grazie a recenti normative che permetterebbero importanti interventi di riqualificazione, coniugando due obiettivi importanti: sbloccare investimenti italiani e stranieri sul nostro territorio e non spendere nemmeno un euro di bilanci pubblici.
“Abbiamo firmato il Protocollo – ha detto Roberto Cecere, segretario generale Cisl Latina – ben consapevoli della grande occasione che questo potrebbe rappresentare per il nostro territorio dove molte sono le aree industriali pronte per essere riqualificate. Tra tutte quella della Ex Nexans di borgo Piave, un sito molto vasto, ancora in mano alla multinazionale che, qualche anno fa, ha licenziato circa 200 lavoratori, distruggendo un importante indotto, e che è poi sparita da Latina. Come sindacato daremo tutto il nostro appoggio a quanti vorranno investire sul nostro territorio portando lavoro vero, anche se dovremo prestare la massima attenzione a chi prenderà possesso delle aree dismesse, per evitare quanto è accaduto per la ex Gambro dove gli ex operai di questa società non sono stati minimamente considerati dall’imprenditore che ha rilevato il sito. Una cosa questa, che abbiamo condannato sempre con forza e sulla quale non intendiamo sottacere”