La Lega di Latina, attraverso il suo coordinatore comunale, Armando Valiani, ha voluto indirizzare una lettera al Sindaco Damiano Coletta per chiedere una maggiore attenzione a due quartieri da sempre molto caldi per quel che riguarda il tema della microcriminalità e dell’immigrazione incontrollata. Situazioni che sembrano essersi acuite in questi giorni in cui gli abitanti di quei quartieri riscontrato un non più tollerabile aumento di episodi di delinquenza ai danni dei cittadini e della loro proprietà privata fino ad arrivare a minacce e violenza nonché assembramenti di cittadini extracomunitari che continuano ad eludere i provvedimenti stabiliti per il contenimento della mobilità individuale, ai fini della prevenzione della diffusione dell’epidemia da “Covid 19.
Nella lettera, indirizzata per conoscenza anche a sua Eccellenza il Prefetto dott.ssa Maria Rosa Trio e al Questore dott. Michele Maria Spina, si invita il sindaco Coletta, a invito, pertanto, a porre in essere misure ed iniziative urgenti atte ad arrestare il verificarsi di tali fenomeni, attraverso un aumento della sorveglianza in tali quartieri, ed a ripristinare, qualora necessario, il rispetto delle regole, dell’ordine e della legalità.
Di seguito il testo integrale della missiva:
Il sottoscritto ed il partito della Lega che in questa sede rappresento, richiama la Sua attenzione sulle criticità che si stanno verificando in questi giorni in alcuni quartieri della città di Latina, in particolar modo nel “Quartiere Trieste” e nel “Quartiere Nicolosi”.
Precisamente si è riscontrato un non più tollerabile aumento di episodi di delinquenza ai danni dei cittadini e della loro proprietà privata fino ad arrivare a minacce e violenza nonché assembramenti di cittadini extracomunitari che continuano ad eludere i provvedimenti stabiliti per il contenimento della mobilità individuale, ai fini della prevenzione della diffusione dell’epidemia da “Covid 19”.
Essi si radunano all’interno del parco sito in Villaggio Trieste, in particolare nelle adiacenze del campo di calcetto assembrandosi in modo tale da mettere a repentaglio il diritto alla salute, costituzionalmente garantito, dei cittadini ivi residenti e in generale della nostra collettività.
La invito, pertanto, a porre in essere misure ed iniziative urgenti atte ad arrestare il verificarsi di tali fenomeni, attraverso un aumento della sorveglianza in tali quartieri, ed a ripristinare, qualora necessario, il rispetto delle regole, dell’ordine e della legalità.
Superfluo ricordare che il radunarsi in assembramenti o il semplicemente uscire senza un valido motivo, contrario alle prescrizioni susseguitesi e sancite nell’ultimo Decreto Legge n. 19 del 25.03.2020, è punito, salvo che la violazione costituisca reato, con la sanzione amministrativa del pagamento di una somma da euro 400 a euro 3.000 ed in ipotesi di violazione del divieto assoluto di allontanarsi dalla propria abitazione o dimora per le persone fisiche sottoposte alla misura della quarantena perché risultate positive al virus e salvo che tale ultima condotta costituisca violazione dell’articolo 452 del codice penale o comunque più grave reato, è punita ai sensi dell’articolo 260 del regio decreto 27 luglio 1934, n. 1265, Testo unico delle leggi sanitarie, con l’arresto da 3 mesi a 18 mesi e con l’ammenda da euro 500 ad euro 5.000.
La invito pertanto a mettere tempestivamente in campo ogni azione volta a garantire il rispetto delle regole da parte di tutti i cittadini, compresi i migranti, con tutti i mezzi a sua disposizione così da ristabilire il giusto ordine, che possa consentire anche ai residenti di quel quartiere di vivere con la massima tranquillità in periodo di per sé già particolarmente difficile.
Armando Valiani
Coordinatore Città di Latina