In riferimento a quanto comunicato dalla portavoce regionale del M5S chiede a gran voce la rinuncia da parte della politica al progetto della nuova Pontina e della bretella autostradale che unirà Latina direttamente con l’autostrada A1, mi preme fare alcune considerazioni
Forse ai componenti Laziali del M5S sfugge l’importanza decisiva della nuova Pontina per tutti i comparti produttivi, agricoltura inclusa. Esattamente come la bretella autostradale rappresenta una risorsa fondamentale per l’economia pontina dall’industria al turismo.
Stimolare gli investimenti nell’industria e nelle produzioni dipende molto anche da questo.
Attualmente per ogni industria produttiva presente sul nostro territorio vi sono costi di trasporto che rendono poco competitive le nostre imprese. Ogni investimento in nuove tecnologie risulta vanificato da una viabilità datata e non in grado di sostenere uno sviluppo che tutti auspichiamo, evidentemente meno che gli aderenti al M5S.
I quali dimenticano che l’attuale tracciato della Pontina è tale che a tuttoggi è la seconda strada più pericolosa d’italia e con il numero di incidenti stradali mortali inferiore solo alla statale Romea ed anche lì proprio per questo è previsto un raddoppio.
Ovviamente sono sensibile quanto e più di loro ai temi dell’ambiente ma ignorare quanto è opportuno per il rilancio del nostro territorio sostenere queste grandi opere viarie rasenta la follia.
Forse i rappresentanti del M5S sono talmente convinti che ci debba mantenere con il “reddito di cittadinanza” che si sentono di disprezzare le opportunità di sviluppo del territorio ed immaginano che le esigenze di viabilità siano solo quelle di passeggeri di traffico locale ignorando tutto quello che comporta la distribuzione di prodotti agroalimentari e di semilavorati o di crescita del turismo e della conoscenza delle nostre bellezze paesaggistiche e culturali.
Il trasporto di pendolari e lo sviluppo della mobilità su mezzi pubblici deve essere ampliata e resa sempre più efficace ma non è in contrasto con le necessarie infrastrutture indispensabili al rilancio delle nostre economie.
Gianni Chiarato