Il consigliere regionale Enrico Forte ed alcuni consiglieri comunali in rappresentanza del gruppo consiliare Pd al Comune di Latina – Alessandro Cozzolino, Giorgio De Marchis, Nicoletta Zuliani e Fabrizio Mattioli – hanno effettuato questa mattina una visita all’interno dell’ospedale Santa Maria Goretti per verificare lo stato della struttura alla luce del rilancio del nosocomio pontino, scelto dalla Regione quale futuro Dea di II livello. «Siamo ben consapevoli – sottolineano gli esponenti del Partito Democratico – delle difficoltà nelle quali lavorano gli operatori sanitari e di quelle degli utenti ma l’azione che stanno mettendo in campo Regione e direzione della Asl puntano a recuperare anni di sprechi ed inefficienze. All’interno del nostro ospedale ci sono grandi professionalità grazie alle quali viene garantita l’assistenza sanitaria su un territorio vastissimo che supera di molto gli oltre 500mila abitanti di questa provincia. A fronte delle attuali difficoltà oggi possiamo però dire che è stata avviata una fase nuova perché la Regione ha riconosciuto la centralità di Latina all’interno del piano sanitario scegliendo proprio il Goretti, unico tra le province del Lazio Roma esclusa, come sede del Dea di II livello: tale riconoscimento consentirà un reale rilancio del nosocomio attraverso l’intercettazione di risorse finanziarie importanti destinate al potenziamento dell’organico, una volta usciti dalla pesante fase di commissariamento, e al miglioramento strutturale e tecnologico dell’ospedale». Forte, Cozzolino, De Marchis, Zuliani e Mattioli ricordano inoltre gli importanti investimenti già predisposti dalla Giunta regionale per l’acquisto del nuovo acceleratore lineare, la riduzione delle liste di attesa, la costruzione del nuovo reparto di psichiatria, il tutto nonostante la pesante situazione economica della sanità laziale ereditata dalle precedenti amministrazioni. «Abbiamo intenzione – annunciano i consiglieri comunali – di promuovere un’iniziativa a livello istituzionale portando nell’aula del Consiglio comunale di Latina il futuro del Santa Maria Goretti come Dea di II livello, per evitare che il futuro della sanità pontina diventi oggetto di pesanti strumentalizzazioni politiche che non possono fare altro che danneggiare la rete di assistenza sanitaria sul territorio per questioni “campanilistiche” che nulla hanno a che fare con le esigenze reali dei cittadini e che tanti danni hanno prodotto negli ultimi anni». «Atto aziendale e Piano strategico – aggiunge Forte – sono stati predisposti secondo le indicazioni nazionali e regionali e sono una tappa fondamentale per uscire dal commissariamento e far ripartire tutti gli investimenti in risorse umane e materiali. I due atti sono il frutto di un accurato confronto con le comunità locali e le organizzazioni sindacali con il risultato che cardiologia rimane organizzata in due punti, Latina e Formia, con l’emodinamica h24; viene tutelata l’oncologia a Terracina; si potenzia il sud pontino; vengono tutelati gli ospedali di Fondi e Terracina con il pronto soccorso h24, la diagnostica e il laboratorio d’analisi e non vengono sottratti servizi a Gaeta. In definitiva non ci sono smembramenti ma una moderna e funzionale organizzazione in rete nella quale si inseriscono le Case della Salute che, dopo Sezze saranno realizzate anche a Priverno, Gaeta-Minturno e Aprilia Cori». «Chi oggi alza la voce contro le scelte di riorganizzazione della rete sanitaria – conclude Enrico Forte – dovrebbe ricordare come in un passato abbastanza recente chi era al governo della Regione aveva inserito la provincia di Latina nella macro area romana del San Camillo-Forlanini togliendo così alla provincia di Latina la sua autonomia e la possibilità di avere un ospedale Dea di II livello, possibilità che ci è invece stata restituita dall’amministrazione guidata da Zingaretti».