domenica 24 Novembre 2024,

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Latina. La Regione Lazio rilancia il territorio pontino con strumenti sostenibili

scritto da Redazione
Latina. La Regione Lazio rilancia il territorio pontino con strumenti sostenibili

Sviluppo del territorio secondo criteri di sostenibilità ambientale, attraverso i nuovi strumenti offerti dai Contratti di fiume. E’ stato uno degli argomenti affrontati nel corso del convegno organizzato ieri, presso il Museo Cambellotti di Latina, dalla consigliera regionale del gruppo Per il Lazio Rosa Giancola, grazie a relatori esperti della materia moderati dal vicedirettore del Quotidiano di Latina Graziella Di Mambro. Oltre alla consigliera Giancola hanno partecipato all’incontro Eugenio Monaco, responsabile direzione regionale Ambiente e delegato dall’assessore regionale all’Ambiente Infrastrutture e Politiche abitative Fabio Refrigeri; Cristiana Avenali, consigliera regionale del gruppo Per il Lazio; Giancarlo Gusmaroli, ingegnere esperto di governance fluviale; Carlo Perotto, dirigente del settore Pianificazione urbanistica e Trasporti della Provincia di Latina; Roberto Scacchi, presidente di Legambiente Lazio; Roberto Rotasso, direttore del Parco regionale Riviera di Ulisse.
Il convegno ha offerto l’occasione per presentare al territorio gli strumenti messi in campo dalla Regione Lazio per costruire nuovi modelli di sviluppo che mettano al centro le risorse ambientali. E i Contratti di fiume, in questa ottica, consentono di adottare un sistema di regole in cui i parametri di utilità pubblica, rendimento economico, valore sociale e appunto sostenibilità ambientale rappresentino una priorità nell’opera di riqualificazione dei bacini fluviali. “La Regione Lazio ha ben compreso le opportunità offerte da questo strumento ed ha aderito alla Carta nazionale dei Contratti di fiume – ha spiegato la consigliera GiancolaUna scelta questa che contribuisce a creare una cornice normativa fondamentale per l’utilizzo dei bacini idrici del territorio e per la programmazione, ad esempio, della manutenzione dei corsi d’acqua e dello sviluppo turistico. La rete idrica è una delle più grandi risorse del territorio e non è un caso che la Regione presenti a Latina questo strategico strumento di pianificazione. L’adesione della Regione alla Carta nazionale dei contratti di fiume costituisce anche un passaggio imprescindibile nello sviluppo di un complesso lavoro che è Bonifica 2.0, un progetto integrato che guarda proprio ai bacini idrici del territorio e che, partendo dalla riqualificazione delle acque, punta alla fruizione completa di argini e canali, anche e soprattutto in chiave turistica”.
I Contratti di fiume, in particolare, segnano il passaggio dalle politiche di tutela dell’ambiente a più ampie politiche di “gestione” delle risorse paesistico-ambientali, configurando una governance integrata delle acque e dei suoli che avrà importanti e positive ricadute anche sul territorio pontino. La logica è quella di un “patto con il territorio” che coinvolga tutti i soggetti interessati e che realizzi una prevenzione attiva sui territori anche in materia di dissesto idrogeologico. Si parla, non a caso, di “strumenti volontari di programmazione strategica” che partono dal basso e che innalzano il livello di responsabilità delle comunità, delle associazioni, degli agricoltori, di parchi, consorzi, comuni e imprese.
Allo stesso modo la proposta di legge per l’istituzione del Parco naturale regionale dei Monti Lepini, di iniziativa dei consiglieri Simone Lupi, Enrico Forte e Riccardo Agostini e sottoscritta dalle consigliere Rosa Giancola e Cristiana Avenali, è finalizzata alla salvaguardia e alla valorizzazione di habitat naturali e paesaggi attraverso la promozione di turismo sostenibile, di attività economiche compatibili con l’ambiente e di attività di educazione, formazione e ricerca scientifica.
I Contratti di fiume – ha aggiunto la consigliera Cristiana Avenalinon sono soltanto uno strumento di partecipazione dal basso ma anche uno strumento di tutela e un’opportunità economica. Rappresentano il nuovo modello di sviluppo che la Regione ha adottato e che rimette al centro le potenzialità dei territori. Un esempio chiaro di questa politica è anche l’avvio dell’iter per l’istituzione di tre nuovi parchi regionali: quello del Tevere, quello dei Lepini e quello dei Monti Ernici. I Parchi non devono essere un vincolo ma un’opportunità. Oggi però devono compiere un salto ulteriore e diventare protagonisti di un rilancio economico che guarda al turismo e all’agricoltura. La Regione ha fatto un ulteriore passo avanti, arrivando, nell’ultimo bilancio, a finanziare i Parchi con un milione in più”.
L’intenzione della Regione – ha concluso Eugenio Monaco, della direzione regionale Ambiente – è di portare avanti la progettualità di Bonifica 2.0 mettendola a sistema con i Contratti di fiume, considerando che la rete di canali dell’agro pontino è una delle più ricche dell’intero territorio nazionale. La Regione Lazio – ha aggiunto – avvierà presto uno studio, di concerto con i rappresentanti del tavolo nazionale dei Contratti di fiume, al fine di predisporre una serie di linee guida regionali”.

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