giovedì 21 Novembre 2024,

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Latina. La Uil lancia l’allarme: a rischio gli asili nido comunali

scritto da Redazione
Latina. La Uil lancia l’allarme: a rischio gli asili nido comunali

Inizio anno scolastico a rischio per i tre asili nido di Latina. Almeno la metà delle 24 educatrici e delle sei ausiliarie che da anni lavorano nelle strutture di via Budapest, via Aniene e presso La Giostra rischia di non vedere rinnovato il proprio contratto, mentre per le ‘fortunate’ colleghe che rimarranno si prospetta una forte decurtazione dello stipendio. Questa la denuncia lanciata dalla Uil di Roma e del Lazio, dalla Uil di Latina e dalla Uiltrasporti di Latina, che da mesi stanno monitorando la situazione sul territorio“. Lo comunica, in una nota, la Uil.
Il nuovo bando del Comune – spiega la segretaria della UIL trasporti del capoluogo pontino, Antonella Cannatàè stato vinto dalla cooperativa Coop gialla grazie a un ribasso del 20% su una gara europea e prefigurando quindi un contratto per i lavoratori molto più basso di quello attuale. Ciò porterà al licenziamento di almeno 12 educatrici e 3 ausiliarie e al taglio della retribuzione per le altre, con conseguente scadimento dell’offerta ai bambini e alle famiglie e una riduzione degli orari di lavoro, con passaggio dal tempo pieno all’antimeridiano. Una situazione insostenibile per il percorso formativo dei piccoli allievi e per le loro famiglie che così dovranno sobbarcarsi ulteriori costi aggiuntivi, oltre che uno scadimento della qualità generale del servizio. Ma la situazione è in realtà ancora più complessa, perché il nuovo management comporterà anche una riduzione del numero dei bambini che passeranno da 124 lo scorso giugno a 80 da settembre“.
Pochissime nuove iscrizioni quindi negli asili comunali – aggiunge il segretario della UIL Latina, Luigi Garullo a vantaggio del privato per i pochi che potranno permetterselo. Per tutti gli altri bambini, a casa. Con i nonni, nella migliore delle ipotesi. O con i genitori che, se hanno la fortuna di avere un lavoro, dovranno abbandonarlo per accudire i propri figli. Proprio un bell’esempio di welfare! Non è possibile accettare anomalie simili. Dove sono i diritti della nostra società? Il Comune continua a tagliare sull’essenziale, sui servizi primari, a discapito dei cittadini. Nel frattempo, però, riesce a finanziare regolarmente le scuole materne gestite dalle religiose. Chiediamo pertanto all’amministrazione di agire immediatamente, bloccando o sospendendo l’aggiudicazione della gara. Una gara che ancora una volta ha penalizzato famiglie e lavoratori. Se non avremo risposte e rassicurazioni siamo pronti a bloccare l’inizio del nuovo anno scolastico. Infine – conclude Garullo – non consentiremo ad alcun aggiudicatario della gara di appalto, chiunque esso sia, di applicare scorciatoie contrattuali a danno dei lavoratori“.

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