“A fare i puri si trova sempre uno più puro che ti epura”. Sembra cucito su misura questo vecchio adagio per descrivere la vicenda che sta riguardando LBC, l’asessore Leggio ed il Presidente della Commissione Cultura Fabio D’Achille. Del resto, la dimostrazione che il nostro gruppo consiliare della Lega abbia scoperchiato un vero e proprio vaso di Pandora, é testimoniata dalle esternazioni scomposte apparse stamane sulla stampa. Il Consigliere Bellini invita Massimiliano Carnevale a non trasformare l’Aula del Consiglio Comunale in un Tribunale inciampando, però, sul terreno del più becero giustizialismo. Ad una documentata ed accurata denuncia politica ad opera del gruppo della Lega, si é risposto con uno squallido attacco di natura personale. Insinua Bellini che essendo stato rinviato a giudizio, Massimiliano Carnevale non possa condurre battaglie nel nome della trasparenza e della legalità. Omette di ricordare che Carnevale é stato pienamente assolto dai fatti che gli venivano contestati, rinunciando e alla prescrizione e alla candidatura nelle elezioni amministrative del 2011. Nel merito, quindi, alcun rapporto é emerso fra Carnevale e gli altri coinputati.
“La doppia morale” di cui parla Bellini riguarda proprio lui stesso ed il suo movimento politico, che ha lucrato molti consensi su una onestà usata come una clava nella battaglia politica.
Il Presidente D’Achille ha dichiarato, inoltre, di non sapere nulla circa la cooperativa “Innovation Europe Social Cooperative”. Peccato che abbia partecipato, prendendo la parola, alla approvazione del bilancio della stessa in data 27 giugno 2019, avendo anche ricevuto delega da un altro consigliere.
Forse D’Achille é affetto da amnesia o, più semplicemente, proprio dalla “doppia morale” di cui parla il Consigliere Bellini.
Di più, Bellini ci informa che, ove mai il Consiglio Comunale si fosse occupato di quella cooperativa D’Achille sarebbe uscito dall’Aula. Esattamente come una Boschi qualsiasi, quando il Governo di cui faceva parte salvava Banca Etruria.
Come se non bastasse, arriva la difesa d’ufficio dell’Assessore alla Cultura Di Francia, il quale ci rassicura circa l’onestà di Fabio D’Achille e la competenza dell’assessore leggio che però figura non in uno, ma in ben due dei consigli di amministrazione di enti coinvolti nel progetto. Di cui uno anche beneficiario di un finanziamento di oltre 100mila euro.
Certo, all’ex Assessore alla Cultura di Veltroni, dopo aver appreso dalla stampa del coinvolgimento del Vice Capo di Gabinetto del comune di Roma, Odevaine nel grande scandalo di “Mafia Capitale” (Luca Odevaine ha dichiarato di aver ricevuto 5000 euro al mese dal re delle coop rosse Salvatore Buzzi), la storiella della piccola coop di D’Achille deve sembrare proprio poca cosa.
C’é molto nervosismo, a ragione, all’interno di Lbc per essere stati incalzati da un’opposizione preparata e determinata e, banalmente, per esser stati sorpresi con le mani nella squisita marmellata della opportunità politica.
IL COORDINATORE CITTADINO ARMANDO VALIANI