«Nessuna azione concreta è stata messa in atto dall’amministrazione rispetto alla necessità di
verificare il rispetto del contratto di concessione vigente per la gestione della piscina comunale. Mi
riferisco, in particolare, all’articolo 5 della convenzione che pone l’obbligo in capo al concessionario
di conseguire il massimo utilizzo e rendimento sociale dell’impianto prevedendo l’utilizzo equo degli
spazi d’acqua, dunque anche da parte di categorie svantaggiate e speciali individuate dall’Ente. Lo
stesso articolo prevede inoltre che la frequenza e le tariffe per la fruizione degli spazi d’acqua da
parte delle società sportive che ne fanno richiesta siano concordate con il Comune. Ad oggi, dalle
segnalazioni che mi arrivano da diverse società sportive, non c’è ancora alcuna indicazione chiara
rispetto alle modalità di utilizzo dell’impianto». La necessità di rifarsi al contratto in essere per l’uso
della piscina comunale è stata riportata all’attenzione oggi dal capogruppo del M5S, Maria Grazia
Ciolfi, nel corso della commissione congiunta Pianificazione – Personale, Cultura e Sport, convocata
per discutere dei lavori di ristrutturazione sull’impianto, finanziati con risorse del Pnrr pari a circa 1,4
milioni di euro.
Una questione già sollevata dalla consigliera attraverso un’interrogazione a risposta orale presentata a
settembre scorso. «Sono passati due mesi dalla discussione del tema in Question Time e ancora non
riceviamo risposte chiare dall’amministrazione. Intanto le società sportive locali – sottolinea Ciolfi –
sono sempre costrette a far allenare i propri atleti in impianti natatori fuori dal territorio comunale:
ciò non è accettabile esistendo un punto nel regolamento vigente che prevede l’utilizzo con questa
finalità della piscina».
Alla commissione e all’assessore Chiarato presente, la consigliera ha anche chiesto di verificare che i
lavori di prossima realizzazione restituiscano un impianto idoneo ad allenamenti e competizioni di
tutte le discipline natatorie: «L’intervento prevede una riduzione del fondo vasca a 2 metri, per cui è
importante assicurarsi che non vengano discriminati gli sport natatori cosiddetti minori. Penso al
nuoto sincronizzato, che ha bisogno di profondità elevate, e alla presenza sul territorio di squadre
che hanno raggiunto elevati livelli di qualificazione in campionati regionali e nazionali e che è giusto
valorizzare».
«La gestione della piscina comunale è una questione annosa per l’amministrazione comunale e non
può essere più rimandata. Per questo, al margine della seduta odierna – conclude Ciolfi – ho
protocollato al presidente della commissione Bilancio, Mario Faticoni, la richiesta di calendarizzare
al più presto un ordine del giorno su questo tema per discutere nella sede competente dell’attuazione
di quanto previsto dal contratto di concessione e della revisione del PEF, resa necessaria alla luce
degli imminenti lavori di ristrutturazione ed efficientamento energetico».
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